"Seconde case ancora inagibili. Un bando per riassegnare le Sae"

Un gruppo di imprenditori propone di riassegnare le Sae inutilizzate dell'Alto Maceratese ai proprietari di seconde case danneggiate dal sisma del 2016, con affitti a canone calmierato per rivitalizzare le zone. Il consigliere regionale Borroni valuta la fattibilità dell'idea.

"Seconde case ancora inagibili. Un bando per riassegnare le Sae"

Un gruppo di imprenditori propone di riassegnare le Sae inutilizzate dell'Alto Maceratese ai proprietari di seconde case danneggiate dal sisma del 2016, con affitti a canone calmierato per rivitalizzare le zone. Il consigliere regionale Borroni valuta la fattibilità dell'idea.

Un bando regionale per riassegnare le Sae non più utilizzate dell’Alto Maceratese ai possessori di seconde case non ancora ricostruite o non agibili, con affitti a canone calmierato. La proposta viene da un gruppo di commercianti e imprenditori dell’area di Visso e Castesantangelo, il cui obiettivo è rivitalizzare quelle zone. Una delegazione composta da Franco Montebovi, Giuseppe Capocci, Giovanni Casoni, Paolo Giannotti e Battista Valentini ha incontrato a Visso il consigliere regionale Pierpaolo Borroni. Insieme hanno discusso la fattibilità dell’idea. Borroni ha subito contattato il presidente dell’Erap Saturnino Di Ruscio, titolare della gestione delle Sae, ovvero le casette utilizzate come soluzione abitativa in emergenza, per avere un quadro completo della situazione. "Grazie al lavoro del commissario straordinario Guido Castelli sono sempre di più coloro che possono lasciare, dopo anni, le abitazioni provvisorie e ritornare nelle loro case – ha sottolineato Borroni –, questo fa sì che sono sempre di più le Sae libere, disponibili per essere riutilizzate. L’assegnazione, tramite un apposito bando regionale, ai proprietari di seconde case non ancora ricostruite o non agibili a causa del sisma del 2016 potrebbe essere una strada da percorrere. Alla riapertura dei lavori del consiglio regionale sarà mia premura portare all’attenzione dell’aula e della giunta una proposta concreta in tal senso".