Terremoto e lo stop al Superbonus: "A rischio 30mila abitazioni". Imbarazzo nel centrodestra

Partito democratico e Cinque Stelle attaccano: "Così si sabota la ripartenza del cratere" Lega e Forza Italia: "Superbonus fondamentale per la ricostruzione, il decreto va migliorato"

Un cantiere della ricostruzione a Visso (foto Calavita)

Un cantiere della ricostruzione a Visso (foto Calavita)

Macerata, 28 marzo 2024 – Non si fanno attendere le reazioni da parte del Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle in merito alla decisione del Governo di revocare il Superbonus anche nelle aree del sisma.

"Questa decisione – si legge in una nota della segretaria regionale Pd, Chantal Bomprezzi – decreta la fine per la ricostruzione del sisma del 2016. Parliamo di 30mila abitazioni che andranno perse, famiglie che non rientreranno a casa propria e parliamo della fine di quei territori che hanno riportato enormi danni economici. Il senatore Guido Castelli deve spiegare se ancora sta lavorando in favore della ricostruzione e se era informato di questo atto. Così come il presidente Acquaroli deve dare un cenno e far capire ai marchigiani se c’è o meno l’intenzione di lavorare per la rinascita di tanti Comuni e cittadini del cratere".

Intanto i deputati del Pd, Irene Manzi e Augusto Curti, hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, per chiedere conferma di quanto accaduto, ritenendolo "l’ennesimo atto di sabotaggio nei confronti della ricostruzione da parte di questo governo: se il problema di Giorgetti sono i costi di questa residuale agevolazione, è lui che deve trovare un’altra soluzione; qui c’è in ballo la vita di territori e persone".

Per il coordinatore regionale del M5S, Giorgio Fede, è "il più grande tradimento verso i marchigiani. Quella di Giorgetti è una scriteriata decisione. Le bugie di Meloni sono state tante, una tra queste era la tutela del Superbonus, salvo poi revocarlo per tutti, appena eletta, ad eccezione di onlus e cratere sisma. Ora, con totale spregio per gli italiani, tradisce anche su questo. Secondo Giorgetti il conto sarebbe stato troppo salato. Per noi invece Giorgetti ha, a questo punto, un problema con la comprensione dei testi scritti visto che tutti gli studi sul Superbonus condotti finora escludono debiti e buchi di bilancio, ma anzi, parlano di entrate triplicate rispetto alle spese sostenute per il Superbonus. Secondo Istat il debito è calato di 17 punti negli anni in cui questa misura è stata in vigore; il Pil è cresciuto del 12% e i posti di lavoro attivati sono stati un milione. Quindi ci chiediamo quale sia il vero motivo di questo taglio. Il Superbonus è stata una misura del popolo, una misura per tutti, forse proprio questa è stata la più grande pecca".

A tentare di gettare acqua sul fuoco la segretaria della Lega Marche, Giorgia Latini, e il responsabile Enti Locali centro Italia della Lega, Riccardo Augusto Marchetti: "La norma per lo stop al Superbonus è in corso di definizione e abbiamo già incontrato il ministro Giorgetti per regolamentare il caso del cratere sisma Centro Italia, dove la misura è fondamentale per il completamento della ricostruzione. Con tutta la filiera di governo, a partire dal capogruppo della Lega in Regione Marche Renzo Marinelli, punto di riferimento per le questioni sisma, lavoriamo a una norma equa e funzionale consapevoli che i territori dell’entroterra appenninico non possono subire le conseguenze dei problemi creati dal superbonus di cui paghiamo oggi pesantissime conseguenze di bilancio".

Anche Forza Italia, presa in contropiede dal blitz di ieri in consiglio dei ministri, già punta a "migliorarlo" soprattutto sul fronte delle aree terremotate. "Miglioreremo il provvedimento nel passaggio parlamentare", dice il responsabile Dipartimenti di Forza Italia Alessandro Cattaneo. "Chiusa l’emorragia e la questione del Superbonus vogliamo subito riprogrammare bonus equilibrati e duraturi per il settore dell’edilizia, che ha bisogno di incentivi e di sgravi fiscali. Anche la cessione del credito dovrà ripartire il prima possibile perché serve". Nessun commento, al momento, dal commissario alla ricostruzione Guido Castelli.