Freddo: cosa sta succedendo alle api in Emilia Romagna

Miliffi (Associazione apicoltori): “Dopo i danni pesanti dell’alluvione, ora i rischi legati al clima”. Ma la stagione si può ancora salvare, il segreto è puntare sulla qualità

Forlì, 24 aprile 2024 – La situazione per le api e gli apicoltori romagnoli è ancora difficile ad un anno dall'alluvione del 2023 che ha provocato danni pesanti a molti produttori che ancora non hanno ricevuto 1 euro di rimborsi.

Gli effetti del freddo tardivo di aprile sulle api e sulla produzione di miele. Nella foto a sinistra, Pietro Milippi in azione con il figlio
Gli effetti del freddo tardivo di aprile sulle api e sulla produzione di miele. Nella foto a sinistra, Pietro Milippi in azione con il figlio

Infatti come ci conferma Pietro Miliffi, apicoltore di Civitella e presidente della società cooperativa agricola Associazione apicoltori alla quale aderiscono circa 400 soci del territorio forlivese, cesenate e riminese “siamo passati da temperature quasi estive in marzo e nella prima parte di aprile che hanno anticipato le fioriture con le api che hanno iniziato subito a lavorare, ad un brusco calo delle temperature che le ha costrette a rientrare nelle arnie ed ora, come apicoltori, siamo costretti in molte situazioni a dare loro da mangiare. Speriamo solo che smetta di piovere e che le temperature ritornino nella media stagionale, altrimenti saranno guai per api ed apicoltori”.

La stagione si può ancora salvare per Miliffi, ma rimane la forte concorrenza dei paesi dell'Est Europa e della Cina che immettono sul mercato miele a basso costo con prezzi impensabili per gli apicoltori italiani.

“A noi non resta che puntare sempre di più sulla qualità – conclude - se vogliamo difenderci e stare sul mercato”.