STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Addio monsignor Verucchi: "Un esempio per noi"

In centinaia in Duomo per l’ultimo saluto all’ex vicario della diocesi di Modena. Il messaggio di Castellucci: "Da te abbiamo ricevuto tanti insegnamenti".

Un momento della cerimonia funebre in Duomo

Un momento della cerimonia funebre in Duomo

"Desidero sottolineare alcuni valori che per me sono stati determinanti: vivere una vita di intima unione con Cristo, mettermi nelle sue mani. A sua totale disposizione. Non sempre ci sono riuscito. Ma la strada era bellissima. La ‘carità pastorale’ è un dono che il Signore ci mette dentro, che non permette di stare seduti ad aspettare, ci sprona a studiare, a riflettere e a pregare, ci stimola ad andare, ad annunciare la Parola in ogni modo e ovunque sia possibile". Sono passaggi del toccante testamento spirituale di monsignor Giuseppe Verucchi, già vicario generale dell’arcidiocesi di Modena - Nonantola, poi dal 2000 arcivescovo di Ravenna - Cervia, che si è spento mercoledì a 87 anni d’età. Nel Duomo di Modena, che per tanti anni è stato come la sua casa, ieri mattina centinaia di fedeli gli hanno tributato l’ultimo commosso saluto: la cerimonia funebre è stata presieduta da monsignor Lino Pizzi, vescovo emerito di Forlì - Bertinoro, affiancato da altri quattro presuli, Giuseppe Caiazzo, vescovo di Cesena - Sarsina, Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara - Comacchio, Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna - Cervia e Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia - Guastalla.

Il nostro arcivescovo Erio Castellucci, che ieri mattina era atteso a Seveso per un incontro pastorale fissato da tempo, ha inviato un suo ricordo: "Se dovessimo raccogliere anche solo la minima parte del bene che il vescovo Giuseppe ha seminato nella sua lunga esistenza, riempiremmo un bel granaio – ha detto –. Molti dei presenti, forse tutti, hanno ricevuto da lui incoraggiamenti, testimonianze, insegnamenti. La sua umanità solida, la tempra incredibilmente forte, la sua fede senza cedimenti erano divenute proverbiali". "Don Giuseppe è stato un ascoltatore, cultore e annunciatore della Parola di Dio, maestro, pastore e guida – ha sottolineato monsignor Pizzi nella sua omelia –. Vogliamo ringraziare il Signore che lo ha dato alla nostra Chiesa modenese come a quella di Ravenna - Cervia, per una vita piena di bene".

Terminata la cerimonia, il feretro di monsignor Verucchi è stato trasportato a Ravenna dove ieri pomeriggio si è tenuta una seconda cerimonia funebre: don Giuseppe riposerà per sempre nella città romagnola, nelle tombe dei sacerdoti, insieme a monsignor Ersilio Tonini e a monsignor Luigi Amaducci.