Agricoltura, il ministro Lollobrigida: "Produzione di pere falcidiata. Arrivano 20 milioni di sovvenzioni"

L’esponente del governo a Cavezzo per incontrare il candidato sindaco Venturini e associazioni del settore "Misure più forti contro la concorrenza sleale". Intanto la protesta dei trattori si sposta a Reggio .

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ieri di passaggio a Cavezzo per incontrare il candidato sindaco locale del centrodestra Stefano Venturini, si è intrattenuto in Municipio con i rappresentanti delle associazioni agricole modenesi, Gianfranco Corradi (Confagricoltura), Alberto Notari (Cia), Luca Borsari (Coldiretti) e Roberto Garuti (Gruppo Opera La Pera). Lo accompagnavano tra gli altri il senatore Michele Barcaiuolo, la deputata Daniela Dondi ed il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Ferdinando Pulitanò. Il confronto ha riguardato tutte le principali tematiche agricole oggi al centro della discussione. Come mai, ministro Lollobrigida, si parla tanto di sovranità alimentare e le nostre produzioni e colture sono minacciate dai prezzi della concorrenza estera?

"L’agricoltura è tornata al centro dell’agenda politica italiana grazie al Governo Meloni. Non è normale che i nostri agricoltori e pescatori vengano pagati dall’Europa per non coltivare e siano sottoposti a rigidissime regole che nei Paesi terzi non vengono rispettate. Per questo continueremo a chiedere che negli accordi commerciali e internazionali venga posto il tema della reciprocità".

Non le pare si sia chiesto un po’ troppo agli agricoltori?

"Il Governo non ha toccato le agevolazioni sul gasolio agricolo, uno dei motivi che ha portato a protestare gli agricoltori tedeschi e francesi. Abbiamo messo a disposizione del settore ingenti risorse finanziarie sostenendo l’innovazione, gli investimenti e raddoppiando i fondi del Pnrr. Abbiamo voluto dare anche una risposta alle crisi settoriali istituendo un fondo da 300 milioni di euro per le emergenze. Sul fronte fiscale siamo intervenuti per ridare agli agricoltori l’esenzione sull’Irpef che adesso sarà riservata agli agricoltori che effettivamente ne hanno bisogno. Oltre il 90% ne potrà beneficiare. Le minacce arrivano dall’Europa".

A Modena nel 2023 la produzione di pere è stata falcidiata (-85% su 2022) e i pericoltori si trovano indennizzi ridotti. Come si giustifica questo?

"Il problema delle gelate che ha colpito soprattutto il comparto delle pere ci è ben noto e abbiamo voluto dare una immediata risposta stanziando 18 milioni di euro per il comparto. Nelle prossime settimane partirà, attraverso Ismea, una ulteriore misura da 20 milioni di euro per la cambiale agraria proprio per il settore ortofrutticolo".

Condivide la preoccupazione di chi protesta che occorra identificare una autorità che stabilisca il ’giusto prezzo’?

"Dobbiamo proteggere il Sistema Italia e il Made in Italy perché siamo una nazione grande dal punto di vista della qualità. Continueremo a lavorare per tutelare e valorizzare questo modello che non è solo produttivo ma culturale e identitario. Abbiamo già dato mandato ad Ismea di elaborare i costi medi di produzione. Inoltre, abbiamo anche chiesto il rafforzamento delle disposizioni della direttiva sulle pratiche commerciali sleali, per intervenire a sostegno del potere contrattuale delle componenti più deboli della filiera come gli agricoltori".

Oggi molti agricoltori lamentano aumenti delle assicurazioni. Avete in animo qualche intervento?

"Questo Governo si è trovato a dover coprire un "buco" da 230 milioni, ereditato dai precedenti esecutivi per le campagne assicurative 2022 e 2023. Stiamo lavorando per velocizzare i pagamenti e per un nuovo modello di gestione del rischio a tutela degli agricoltori. L’effetto combinato delle prime misure che stiamo mettendo in campo, con il nuovo Piano di Gestione del Rischio in Agricoltura, consentirà di garantire una più efficace e trasparente gestione delle risorse pubbliche, di promuovere coperture sempre più aderenti alle esigenze del settore e di ridurre i prezzi delle polizze per gli agricoltori. Già per la campagna assicurativa 2024 verrà proposta una polizza base catastrofale per tutti gli agricoltori".

Intanto la protesta dei trattori ieri si è spostata nei pressi della Stazione Alta Velocità di Reggio Emilia, dove nella giornata si sono ritrovati circa 120 agricoltori, tra i quali erano presenti anche una ventina di quelli che nei giorni scorsi hanno partecipato al presidio di Modena Nord.