"Alice, attacchi al ’terzo uomo’ in contrasto coi principi del giusto processo"

«Vogliamo contribuire a fare giustizia per Alice, uccisa e trattata come un rifiuto da inc...

"Alice, attacchi al ’terzo uomo’ in contrasto coi principi del giusto processo"

"Alice, attacchi al ’terzo uomo’ in contrasto coi principi del giusto processo"

"Vogliamo contribuire a fare giustizia per Alice, uccisa e trattata come un rifiuto da incenerire". L’associazione ‘La Caramella Buona Onlus’ si costituirà parte civile nel processo per l’omicidio di Alice Neri, la giovane mamma di 32 anni uccisa nella notte tra il 17 e il 18 novembre dello scorso anno nelle campagne di Fossa di Concordia. Ad annunciarlo è l’avvocato Barbara Iannuccelli, legale dell’associazione. Come noto il procedimento prenderà il via il prossimo 7 febbraio in Corte di Assise a Modena. L’imputato, il tunisino 30enne Mohamed Gaaloul sarà giudicato con rito immediato. Le accuse a suo carico sono quelle di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Nei giorni scorsi il collega della vittima, quello che spesso è stato definito ‘il terzo uomo’ e mai iscritto nel registro degli indagati ha parlato per la prima volta all’Ansa, attraverso il proprio legale, sottolineando: "Contro di me sono arrivate solo illazioni diffamatorie. Fin dall’inizio sono stato sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti e ho prestato totale collaborazione alle indagini, dal prelievo del dna alla messa a disposizione del mio cellulare". Sulle dichiarazioni dell’uomo interviene l’avvocato della famiglia di Alice Neri, Cosimo Zaccaria: "Prendiamo atto delle dichiarazioni rese dal ’terzo uomo’, termine in sè già offensivo per Alice e per il diretto interessato. Ricordo a tutti che costui è un testimone d’accusa, da quasi un anno attaccato indiscriminatamente su i media, anche da parte di soggetti che hanno un ruolo processuale nel caso di Alice. Questo ci pare grave. Si tratta di una modalità contrastante con i principi di un giusto processo, modalità che rischia di confondere la verità. Nel rispetto di Alice, ma anche della correttezza, auspichiamo un clima più sereno e conforme alle regole processuali in vista dell’ udienza".

Valentina Reggiani