"Allarme cormorani neri, fanno strage di trote"

Riolunato, Canova (Unione Nazionale Pescatori a Mosca) attacca la Regione: "Fuori dall’Emilia-Romagna questi uccelli vengono cacciati"

"Allarme cormorani neri, fanno strage di trote"

"Allarme cormorani neri, fanno strage di trote"

La domenica di Pasqua è coincisa con la riapertura della stagione della pesca sportiva nei torrenti e fiumi montani dell’milia Romagna. Una riapertura che un tempo era vissuta con grande intensità sul nostro Appennino raggiunto da migliaia di appassionati da tutta la regione, alcuni dei quali passavano la notte lungo le rive per accaparrarsi al mattino i posti migliori. Ora la situazione è molto cambiata, con molti pescatori delusi dalle scarse trote che accusano i predatori ‘alieni’. Come infatti sulle coste marine vi è il grave problema del granchio blu, in Appennino i nuovi predatori sono i cormorani neri che sino a pochi anni fa non erano presenti, ora in numerosa colonia – ad esempio – alla diga di Riolunato. Per Paolo Canova, rappresentante UNPeM (Unione Nazionale Pescatori a Mosca) di Modena, è ‘la Regione che foraggia i cormorani’, evidenziando anche altre problematiche della pesca montana. Dice infatti: "In occasione della tradizionale apertura della pesca alla trota di fine marzo, la Regione Emilia Romagna procede ad immissioni di trote provenienti da allevamenti situati fuori dai suoi confini. Con buona pace dei suoi allevatori, che vedono i soldi andare ad altri collegi elettorali. Con buona pace degli ambientalisti che speravano che il comitato di saggi ittiologi nominato da MinAmbiente in tre anni decidesse quali specie ittiche i’milleproroghe’ ha ottenuto il rinvio al 31/12/24 per decidere le scelte giuste, continuando intanto quelle notoriamente sbagliate. Con buona pace della maggior parte dei pescatori che il giorno dell’apertura anche quest’anno vedranno confermato il pronostico del ’cappotto’ (zero catture), grazie ai cormorani. Si, oltre al danno le beffe –prosegue Canova– perché non solo i soldi dei contribuenti (i pescatori pagano la licenza annuale) risulteranno buttati dalla finestra in un altro cortile, non solo daranno un ulteriore colpo alla filiera della pesca sportiva italiana e al turismo locale incoraggiando le trasferte estere e la chiusura di negozi, ma invoglieranno a restare nelle acque regionali dei predatori che da qualche decade giungono dal Nord EU, ove venivano combattuti sin dal 1800. Nelle nazioni confinanti i cormorani vengono cacciati in altre regioni ne è ammesso l’abbattimento in percentuale. In Emilia Romagna con la delibera di Giunta Regionale del 20/12/21 gli si può fare solo uno spaventino e sperare che si spostino un po. Con buona pace delle specie ittiche a rischio estinzione-conclude Canova, riferendosi alle trote montane- ma gli animalisti non le considerano degne di protezione".

Giuliano Pasquesi