REDAZIONE MODENA

"Bellco non rinnova 42 interinali"

Mirandola, produzione ridotta per il calo degli ordini. Allarme dei sindacati: "La crisi non pesi sui precari"

Prime crepe nel settore biomedicale mirandolese. Bellco non rinnova 42 contratti di lavoratori in somministrazione su 59 forniti da Kelly Services, più nello specifico 35 a tempo determinato fatti cessare dal 1° novembre, prima del termine, e 7 a tempo indeterminato. L’annuncio è stato dato nelle scorse settimane ai sindacati NidilCgil e FelsaCisl, che rappresentano i lavoratori in somministrazione alla Bellco, i quali si sono incontrati con rappresentanze di Kelly Services e del gruppo biomedicale Medtronic, cui appartiene Bellco, realtà che a oggi occupa 400 lavoratori assunti direttamente oltre a quelli forniti dall’agenzia interinale.

La motivazione dei tagli all’occupazione, fornita da Medtronic, sarebbe legata ad una contrazione degli ordinativi dal mese di novembre cui è seguita una modifica delle turnazioni, escludendo il ciclo continuo.

Il gruppo ha altresì comunicato che si sarebbe reso disponibile a ricollocare alcuni lavoratori interinali presso la Dar di Mirandola, altra realtà del gruppo che pare avere una diversa prospettiva occupazionale. Impegni per una loro ricollocazione sono stati presi anche da Kelly Services. "Fino ad ora però le promesse hanno sortito che gli effettivi passaggi in Dar alla scorsa settimana erano stati solamente 7, mentre Kelly Services non aveva ancora soluzioni all’orizzonte per loro", con lamentele dei sindacati.

Al momento i lavoratori coinvolti possono godere di un reddito garantito grazie alla contrattazione collettiva nazionale per i dipendenti delle Agenzie, sia per i lavoratori a tempo indeterminato che dovranno seguire un percorso di ricollocazione evitando così licenziamenti a breve termine, sia per i tempi determinati che si vedranno riconosciute le spettanze economiche fino alla naturale scadenza contrattuale. Ma dopo si profila lo spettro della disoccupazione. "Come organizzazioni sindacali confederali e categorie collegate (biomedicali e lavoratori precari) – fa sapere il segretario di zona Cgil Marco Bottura – siamo intenzionati a incontrare l’amministrazione comunale di Mirandola su questo tema. Non si possono scaricare le congiunture sfavorevoli su così tanti lavoratori precari".

Stessa sollecitazione viene da NidilCgil e FelsaCisl che chiedono "si apra un confronto urgente con le istituzioni e multinazionali per avere regole certe sulla tutela occupazionale di un settore orientato sulla crescente precarietà occupazionale".

Alberto Greco