Caduto dal balcone, la dedica del figlio: "Papà sarai sempre il mio angelo custode"

Formigine, la dedica dell'adolescente al papà 42enne precipitato dal terzo piano. Domani i funerali: sarà seppellito accanto al padre, morto 24 ore prima

Padre e figlio morti a 24 ore di distanza l'uno dall'altro

Padre e figlio morti a 24 ore di distanza l'uno dall'altro

Formigine (Modena), 23 settembre 2022 - "Addio a te, papà , che sei stato e sarai per sempre la mia vita e il mio angelo custode. Ti amo". Poche parole, lasciate su un foglio di carta, perché il nodo alla gola, in cui è stretto il dolore, è ancora troppo forte. Con coraggio, nel giorno più difficile, il figlio minorenne del 42enne Alessandro ha voluto ricordare il padre, deceduto mercoledì in un tragico incidente a Formigine.

Il destino, in questi giorni, è sembrato accanirsi nei confronti della famiglia Scotti. Il giorno prima Alessandro aveva dovuto dire addio al padre Gaetano, 75 anni, morto di malattia all’ospedale di Baggiovara. E proprio da lui, alle camere ardenti, doveva andare di primo mattino quando è rimasto chiuso fuori casa ed ha tentato di rientrare scalando il palazzo per arrampicarsi sul balcone del terzo piano. Tra le vie Mazzini e 25 Aprile, dove si trova la palazzina, nessuno riesce a darsi pace. "Era un ragazzo d’oro – lo ricordano i vicini –, un gran lavoratore dotato di un’educazione e una discrezione difficili da trovare nei ragazzi di oggi. Probabilmente era sotto shock per la notizia della morte del padre, appena ricevuta".

Forse la fretta o l’angoscia, l’hanno spinto a scegliere la via più breve. Ma qualcosa è andato storto. Il salto, dalla finestra del vano scale al balcone della sua abitazione, non è andato a segno. E ad una banale dimenticanza – le chiavi (anche dell’auto) lasciate dentro l’appartamento – ha fatto seguito un’inaspettata tragedia. Alessandro è morto praticamente sul colpo, a poche ore di distanza dal padre, nonostante l’arrivo dell’ambulanza e dell’automedica. Nel punto della caduta ieri è stato piantato un fiore.

"Mi dispiace molto – ha raccontato Stefania Chiodi, dipendente della pizzeria del quartiere in cui abitava la vittima – era una brava persona, sempre gentile, mai avrei pensato potesse succedergli una cosa del genere".

La famiglia , sconvolta, nella giornata di ieri si è riunita per le esequie, già fissate, di Gaetano mentre il corpo di Alessandro era in medicina legale. Sorreggendosi a vicenda, hanno salutato il capostipite "capace con la sua semplicità, di dare vita ad una famiglia molto unita" come ha ricordato il parroco durante le esequie.

Unità fondamentale per superare, ora, il doppio dolore. E percettibile nei lunghi abbracci, in cui, parenti ed amici di Gaetano e Alessandro, si sono stretti durante la messa nella Chiesa di San Bartolomeo. Nello stesso luogo, in piazza Calcagnini, domani alle 14.30 è stato fissato il funerale di Alessandro, mentre oggi al Policlinico è aperta la camera ardente. Alessandro, carrellista alla ceramica Ri-Wal di Roteglia, oltre al figlio, lascia mamma Anna e i fratelli Enzo e Nunzia. "Ciao zio, ci manchi, fai buon viaggio, ti amiamo". Con questa dedica, ieri, lo ha salutato il nipote. Ancora poche ore, poi, padre e figlio saranno di nuovo insieme, uno accanto all’altro al cimitero, su espresso desiderio della famiglia Scotti.