
Case insufficienti "Famiglie in difficoltà"
Nonostante il forte calo demografico che fortunatamente non si accompagna ad un calo del Pil territoriale, anzi cresciuto dopo il terremoto, la Bassa modenese deve fare i conti con l’emergenza casa. Lo hanno denunciato Cgil e sindacato pensionati Spi Cgil della zona di Mirandola, che assieme al sindacato inquilini Sunia, chiedono ai comuni del distretto "di aprire un confronto sulle politiche abitative, visto che i provvedimenti fin qui adottati, non sono stati efficaci". E a sostegno della loro rivendicazione il coordinatore Cgil Area Nord Marco Bottura, Massimo Tassinari (SpiCgil) e Marcello Beccati (Sunia Cgil) affermano che "il numero di alloggi per l’affitto presenti sul territorio è ampiamente inferiore al numero di alloggi necessari non solo per lavoratori ’fuori sede’, lavoratori della sanità, ma anche per famiglie e studenti".
La richiesta del sindacato è di un ’Patto per la casa’. "Noi pensiamo – ribadiscono Bottura, Tassinari e Beccati – sia arrivato il momento di mappare il patrimonio abitativo sfitto, pubblico e privato, istituendo fondi a favore dei comuni per cofinanziare l’acquisto e la ristrutturazione di alloggi e la possibilità di intervenire su aree dismesse, così da immettere sul mercato, in tempi celeri e certi, tutto il patrimonio ’non abitato’ delle nostre città ".
Dal Comune di Mirandola si apprezza l’iniziativa sindacale, ma polemicamente si rimprovera che "i privati debbano decidere in assoluta libertà cosa fare dei propri immobili e non è stato deontologicamente corretto non citare (da parte sindacale ndr) l’iniziativa di Mirandola, unico Comune che ha deciso di mettere in campo risorse concrete per sostenere l’insediamento sul territorio di medici ed operatori socio sanitari". Il ’Bando per l’erogazione di contributi per il personale sanitario’ "ha consentito la possibilità – viene ricordato dall’amministrazione – di accedere ad un contributo massimo di 1.000 euro annui per richiesta, e sono state raccolte 17 richieste complessive, 13 delle quali idonee ai requisiti". Sull’argomento alloggi interviene anche il Pd di Mirandola. "Organizzeremo – fa sapere la segretaria Anna Greco – un momento di confronto con la Cgil in modo tale che sia possibile valutare quali proposte concrete possano essere attuate a livello locale, e quali poi possano essere consegnate ai nostri parlamentari eletti, in quanto parte del problema sta nelle mani di Governo e Parlamento".
È comunque necessario – conclude Greco - che l’intero territorio sappia mettere in campo azioni per far sì che le persone che scelgono di venire a lavorare qui possano contare su un insieme di servizi che consentano loro di costruire qui un progetto di vita oltre che di residenza".
Alberto Greco