Chiesa gremita per l’addio a "Giusè"

Massa Finalese, l’ultim saluto a Giuseppe Carrino, morto a 18 anni in un incidente.

Chiesa gremita per l’addio a "Giusè"

Chiesa gremita per l’addio a "Giusè"

Oltre duecento persone hanno partecipato ai funerali, ieri mattina, di Giuseppe Carrino, il 18enne morto tre settimane dopo il tragico incidente stradale, capitato il 5 aprile, mentre percorreva in moto via Monte Bianco. Oltre la metà dei partecipanti erano amici e coetanei del giovane. Tanti di loro indossavano la maglietta bianca con la foto di "Giusè" vestita, la sera prima, nella processione e la fiaccolata tutt’intorno al punto del drammatico impatto dove, con sassi bianchi, avevano tracciato un cuore. Le esequie si sono tenute nella chiesa parrocchiale di San Geminiano a Massa Finalese dove abitava in via Grandi con i famigliari. Nell’omelia il parroco Charles Joseph Beaulieu ha espresso tutta la sua vicinanza alla famiglia del giovane ricordando che "l’anima di Giuseppe è viva, è già incamminato verso la luce eterna, verso Dio… la vita non si giudica secondo il numero degli anni che vivi in questo mondo, quello che da un vero significato alla nostra esistenza è l’amore. La nostra vita umana può essere breve, lunga ma quello che conta è l’amore con la quale abbiamo vissuto". Prima della partenza verso il cimitero un giovane cantante melodico ha intonato l’Ave Maria di Schubert in dialetto partenopeo commovendo tutti i presenti mentre, gli amici, mostravano due striscioni bianchi con scritto "Finchè c’è amore e memoria non c’è perdita" e "Hai lottato come un leone fino alla fine". Flavio Viani