Con il Pd fallita l’intesa, il M5s candida Cavazza

Mirandola, sarà lui a guidare il movimento. "Non avrò un atteggiamento di conflitto con i dem"

Con il Pd fallita l’intesa, il M5s candida  Cavazza

Con il Pd fallita l’intesa, il M5s candida Cavazza

La contesa per la poltrona di sindaco a Mirandola vede sorprendentemente in campo anche Giorgio Cavazza, responsabile del Giardino Botanico La Pica, che ha accettato di essere l’alfiere del Movimento 5 Stelle, dopo che è fallita ogni possibilità di intesa col centrosinistra guidato da Carlo Bassoli. "Attualmente – spiega Cavazza - ci sono alcuni argomenti che ci dividono profondamente come la Cispadana, ma anche la sanità poiché stiamo ancora aspettando le scuse di questo partito che nel referendum da noi promosso sull’ospedale ha invitato la gente a non andare a votare. Il mio atteggiamento, comunque, nei confronti del Pd non sarà di conflitto e ci sforzeremo di trovare modi e temi su cui trovare accordi". La scelta compiuta dai vertici e dal gruppo locale dei pentastellati, replicata anche altrove, nonostante le minacce nemmeno tanto velate della dirigenza provinciale e regionale, ha certamente indebolito le possibilità del centrosinistra di strappare la guida del Comune al primo turno. "Non so come andrà a finire – azzarda Cavazza – ma sono convinto che qualcuno ci darà il voto". Punti cardine del programma di Cavazza e dei suoi candidati di lista a partire da Nunzio Tinchelli, Rossana Veronesi, Dino Ghelli, Francesca Berni, Francesco Rossetti, Cristina Arbizzani, Alberto Berni, Pino Maria Scilla, Proserpino Caleffi e Enrico Vincenzi, sono il No alla Autostrada Cispadana, il ritorno degli uffici comunali in centro, la creazione di un’area coperta in via Castelfidardo, la elevazione dell’ospedale da ospedale di prossimità a ospedale di area, la creazione di un centro di aggregazione per giovani in centro.

al.g.