Un ‘corso vario di economia domestica’: così potrebbe definirsi ‘Casalinghitudine’, il progetto di ‘Formazione per assistenti familiari e collaboratrici domestiche’, voluto e promosso dalla Casa della Divina Provvidenza e reso possibile grazie al sostegno del Centro di formazione professionale Nazareno e al contributo del Comune di Carpi, la cui seconda edizione partirà entro la fine del mese. Come spiega Giulia Pellacani, coordinatrice della Casa della Divina Provvidenza, e referente del progetto, "obiettivo è promuovere l’autonomia e l’affermazione delle donne più fragili e svantaggiate, garantendo loro competenze di base in campo domestico e familiare, in vista di un loro inserimento nel mondo del lavoro". Ad oggi sono 17 le donne che si sono iscritte e "ci sono ancora alcuni posti disponibili". Giovani, donne, mamme, mogli: alcune provengono dall’Agape di Mamma Nina o da altre case famiglia ad alta autonomia (gestite mediante le cooperative sociali del territorio), altre sono inviate dal Centro Aiuto alla Vita e dalle Caritas parrocchiali, ma l’iscrizione è libera e aperta a tutte le donne che desiderano mettersi in gioco e imparare le basi di un lavoro. La formazione si articola in vari ‘moduli di insegnamento’: dall’igiene degli ambienti, con pulizie ordinarie e straordinarie, al primo soccorso, assistenza alla persona, specie agli anziani e all’infanzia. E ancora, tecniche di cucina e igiene alimenti, alfabetizzazione linguistica e comunicazione, competenze digitali, orientamento e gestione del gruppo, con laboratori di scrittura espressiva.
"Delle 15 mamme che hanno partecipato lo scorso anno - prosegue Giulia - quasi tutte hanno avuto almeno una esperienza lavorativa dopo il corso e tre hanno attualmente un contratto a tempo determinato (di cui due in un albergo in Val di Fiemme). Le lezioni si terranno alla Cfp Nazareno (per la parte della cucina) e in parte nella Casa della Divina Provvidenza". L’Amministrazione comunale ha rinnovato il proprio sostegno al progetto, disponendo l’erogazione di 15mila euro in favore del Nazareno, a copertura dei costi. "La prima esperienza è stata davvero molto positiva - interviene Tamara Calzolari, assessore alle Politiche sociali -.. Oltre ad insegnare competenze alle ragazze, questo progetto crea relazioni sociali tra di loro, e con i docenti, rendendole anche maggiormente consapevoli dell’importante rete di sostegno esistente".
Maria Silvia Cabri