
"Degrado in vicolo Squallore, la via che ricorda il ghetto ebraico"
Che Modena meriti maggiori attenzioni pubbliche per la sua storia e cultura è un dato di fatto, si pensi solo a quanto fa da decenni Ferrara, la città "Estense" per antonomasia pur essendo stata capitale del ducato esattamente come la città della Ghirlandina. Sabato una seguita conferenza sulla storia ebraica della città all’ex Diurno di piazza Mazzini - il centro dell’ex ghetto chiuso nel 1860 - lo dimostra: occorre investire di più, invece di fare nomine passate e presenti con ben pochi riflessi sul "cambio di verso" e occorre curare meglio anche la "immagine" cittadina. Ecco allora che la cultura ha riverbero sulla gestione dei rifiuti che in questi mesi sta creando notevoli problemi. Lo pensa l’ex consigliere comunale grillino Vittorio Ballestrazzi che sabato era proprio ad ascoltare la conferenza sulla presenza ebraica sotto la Ghirlandina e poi ha approfondito un aspetto di quanto aveva appena spiegato la guida all’ex Diuno. "Oggi (sabato pomeriggio ndr) sono andato a sentire una breve conferenza all’albergo diurno in piazza Mazzini dal titolo: Il Duca Francesco I e il Ghetto Ebraico’. La relatrice ha citato, come esempio di via del Ghetto di Modena che ha conservato molto del passato, compresi aspetti del Medioevo, il vicino vicolo Squallore. Sono andato subito a vederlo e l’ho percorso tutto. Sarebbe molto bello ma purtroppo è una fotografia dello squallore e del degrado di molte parti della Modena di oggi". L’ex consigliere ha scattato alcune foto che mostranosacchi di rifiuti a cielo aperto: "invito il sindaco a farci un giro".
s. l.