Evasione, recuperato un milione in due mesi

Sassuolo, la tassa meno pagata è l’Imu. In tanti anche ignorano la Tari, che serve a finanziare il servizio di raccolta dei rifiuti

Evasione, recuperato un milione in due mesi

Evasione, recuperato un milione in due mesi

Quasi un milione di euro. Tanto dovrebbe recuperare, nei primi due mesi del 2024, il Comune dall’evasione di IMU, TARI e TASI. Il dato non è nuovissimo, nel senso che si riferisce a gennaio e febbraio, ma dà conto di una non disprezzabile sollecitudine da parte degli uffici preposti a ‘recuperare’ quanto oggetto di imposte comunali e non pagato dai contribuenti ai fini dei conteggi da inserire poi a bilancio. "Nel primo bimestre del corrente anno – si legge sull’atto che certifica il dato – il Servizio Entrate ha svolto attività di recupero evasione TARI, IMU e TASI per gli anni d’imposta 2017 e seguenti, emettendo provvedimenti che, al netto delle rettifiche e/o degli annullamenti già accolti, e comprensivi di sanzioni ridotte’ ammontano infatti a 916451 euro".

La parte del leone la fa l’IMU (475mila euro), seguita dalla TARI (438mila euro) e TASI, rispetto alla quale sono stati recuperati poco meno di 2500 euro. Inutile ricordare di che tipo di tributi si tratti – IMU e TASI riguardano la proprietà, usufrutto, uso abitazione, superficie ed enfiteusi di un immobile, con la TARI viene invece finanziato il costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque occupi, detenga o possieda locali o aree scoperte operative – ed altrettanto inutile stigmatizzarne l’evasione: più utile sottolineare come il dato dell’accertato da parte dei servizi preposti suggerisca un deciso incremento.

Detto infatti che il dato accertato contabilmente in questa sede potrà comunque subire variazioni in aumento o in diminuzione a seguito anche dell’emissione di ulteriori provvedimenti, resta da aggiungere come il totale di questo primo bimestre registri una non trascurabile accelerazione rispetto a quanto accertato nel 2023, quando il primo bimestre, rispetto a tributi evasi nel 2016, aveva ‘fruttato’ poco più della metà rispetto all’accertato di quest’anno. Ai 385mila euro recuperati dall’IMU si aggiungevano infatti poco più di 100mila euro di TARI e TASI, fermando il saldo al di sotto del mezzo milione.

Altra musica, insomma, nel corso di quest’anno: basti dire che da gennaio a dicembre 2023 le somme recuperate si attestavano a circa 3,2 milioni per capire quanto ‘pesi’ il dato del primo bimestre 2024, che rappresenta già quasi un terzo di quanto recuperato l’anno scorso e comprende gli importi riferiti a tasse non pagate, pagate in parte, pagate in ritardo, al netto di sanzioni ed interessi che vengono conteggiati solo alla data dell’effettivo incasso.

Stefano Fogliani