I numeri di piazza Grande. In quattro super-presenti: "Avanti col Sant’Agostino e l’ex Manifattura"

L’attività del 2023. Sempre in aula Carpentieri, Forghieri, Moretti e Poggi

I numeri di piazza Grande. In quattro super-presenti: "Avanti col Sant’Agostino e l’ex Manifattura"

I numeri di piazza Grande. In quattro super-presenti: "Avanti col Sant’Agostino e l’ex Manifattura"

Super-presenti Antonio Carpentieri, Fabio Poggi, Marco Forghieri, Barbari Moretti del M5s con 42 presenze su 42. A seguire in undici con una sola assenza: Federica Venturelli, Walter Stella, Elisa Rossini, Katia Parisi, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, Stefano Manicardi, Piergiulio Giacobazzi, Federica Di Padova, Paola Aime, Diego Lenzini, Camilla Scarpa. Tra i meno assidui invece, soprattutto per motivi di lavoro o politici, Stefano Prampolini (dieci assenze), Irene Guadagnini (nove), Vincenza Carriero (dieci), Alberto Bignardi (10), Antonio Baldini (12), Tommaso Fasano (dodici, ma poi si è dimesso).

Tutto sommato comunque partecipato il Consiglio comunale del 2023, laddove come ha spiegato il presidente del Consiglio Fabio Poggi presentando ieri il bilancio di fine mandato, la media delle assenze è stata di 3,88 per seduta rispetto al 5,09 dell’anno precedente.

Spostandoci sull’attività, il Consiglio si è riunito 42 volte approvando 94 delibere (nove in più del 2022), discutendo 93 mozioni e 51 tra interrogazioni e interpellanze. Significativo il dato sulla ridotta esigenza della ‘immediata eseguibilità’ (dal 75 al 62 per cento), mentre sono state 68 le mozioni approvate sulle 93 discusse con un aumento di quelle di minoranze: quasi la metà 822 su 47) passate in un anno dal 31 al 47 per cento. "Questi numeri vogliono dire – spiega Poggi – che è stato dato al Consiglio un tempo maggiore di discutere ed elaborare gli argomenti senza la ‘tagliola‘ della immediata eseguibilità. Dall’altro emerge uno spirito bipartisan nel momento in cui molte delle mozioni proposte dalle minoranze sono state approvate".

Sono aumentate anche le interrogazioni trasformate in interpellanza, coinvolgendo nel dibattito sui vari temi tutti i gruppi: erano il 68 per cento nel 2022, sono state l’86 per cento lo scorso anno. Sicuramente, come ha detto Poggi, "c’è la volontà dei gruppi di essere sempre più protagonisti del dibattito pubblico approfondendo i temi", ma anche la necessità di essere più visibili in vista delle elezioni di giugno ha probabilmente giocato la sua parte.

Sui temi, nei cinque anni tra il 2019 e il 2024, la pandemia ha rallentato i lavori, "ma sono stati approvati provvedimenti di prospettiva", come il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums), il Piano urbanistico generale (Pug) che definisce opportunità per la rigenerazione e lo sviluppo sostenibile della città, il Garante dei diritti delle persone private della libertà, i regolamenti del Verde, dei Quartieri e per i taxi (con aumento della dotazione) e le manovre sugli investimenti legati al programma Next Generation Modena, con le risorse del Pnrr.

Salvo urgenze successive, il 29 aprile il Consiglio si riunirà per l’ultima volta per l’approvazione del bilancio consuntivo, ma le delibere più di sostanza saranno approvate tutte entro il 10 aprile (con l’indizione dei comizi elettorali in vista delle elezioni il Consiglio potrà adottare solo atti urgenti e improrogabili): dall’annunciato accordo di programma relativo agli sviluppi dell’attività produttiva di Cpc alla Sacca al provvedimento urbanistico che confermi il percorso per realizzare la Cittadella della giustizia nell’ex Manifattura, dal protocollo con Unimore per lo sviluppo della sede di via Campi agli indirizzi per il progetto di riqualificazione di largo Sant’Agostino. Fino ai provvedimenti per favore gli insediamenti del fotovoltaico, al tema della casa (dall’Acer all’edilizia residenziale pubblica), alla prima Variazione di bilancio e all’approvazione del Consuntivo 2023.

Intanto sono stati oltre 1.400 gli studenti, dalle primarie alle superiori, che dal 2022, hanno partecipato ai laboratori didattici promossi dalla presidenza del Consiglio comunale di Modena nell’ambito dei percorsi di Memo, il Multicentro educativo Modena Sergio Neri, andando alla scoperta delle istituzioni che amministrano la città e ne regolano la vita politica. "Si tratta di un’opportunità offerte a bambini e ragazzi per comprendere i valori dell’ascolto, del confronto e del rispetto, su cui fondare e custodire il senso civico di comunità", rimarca il presidente del Consiglio. Nell’anno scolastico 2021/22 hanno partecipato 589 alunni (17 classi delle primarie e nove delle secondarie), l’anno dopo sono stati 418 (nove classi delle primarie, due delle secondarie e otto delle superiori), quest’anno sono 419 con otto classi delle primarie, cinque delle secondarie e sei delle superiori.

Gianpaolo Annese