Il delitto di Alice Neri . Le associazioni ’rosa’:: "Mohamed ha scambiato il tribunale per un teatro"

Le rappresentanti dell’Udi: "Niente viene lasciato all’improvvisazione". Antonio Ingroia, legale di Nicholas Negrini: "Nel processo è giusto valutare. anche piste alternative relative a complici o altri autori dell’omicidio".

Il delitto di Alice Neri . Le associazioni ’rosa’:: "Mohamed ha scambiato il tribunale per un teatro"

Il delitto di Alice Neri . Le associazioni ’rosa’:: "Mohamed ha scambiato il tribunale per un teatro"

"Alice Neri non potrà raccontare che cosa le sia stato fatto, né da chi sia stata uccisa quel 18 novembre del 2022. Spazio - tutto quello che vorrà prendersi - e modo di dire cosa sia successo li avrà invece l’imputato. Ha incominciato spontaneamente a farlo dopo 15 mesi di silenzio". Così Serena Ballista, presidente Udi e l’avvocata Sonia Lama, in rappresentanza del Coordinamento dell’Udi Modena all’indomani della seconda udienza del processo per l’omicidio della giovane mamma di Ravarino Alice Neri. "Fa sorridere amaramente che si sia sottolineato più volte che la dichiarazione che avrebbe reso Gaaloul sarebbe stata spontanea – affermano Ballista e Lama in relazione alle dichiarazioni spontanee rilasciate in aula da Mohamed. Niente viene lasciato all’improvvisazione, invece, secondo noi. Preso per mano dalla Corte, neanche avesse a che fare con un bambino e rassicurato e incoraggiato come farebbe un genitore con il figlio, Gaaloul ha detto la sua verità, sotto la furbesca (non diremo sapiente) regia del suo avvocato. Risultato: Gaaloul è apparso come un pulcino bagnato sotto la pioggia battente a invocare innocenza, verità ed estraneità ai fatti. Del resto il paternalismo ha bisogno dell’infantilizzazione per suonarci accettabile – tuonano – E’ osceno sentirlo parlare con ossequio di Alice Neri: la chiama varie volte "signora Alice Neri" quando è accusato di averla uccisa a coltellate e di averne distrutto il cadavere. Ma certo, si dirà, lui ha il diritto di difendersi, anche mentendo. Tuttavia qualcosa non va, e non dipende dall’esigibilità dei diritti costituzionalmente garantiti anche ai presunti femminicida: il problema è che il tribunale sembra un teatro – precisano Ballista e Lama – Non si capisce cosa sia reale e cosa no. Siamo tutti attori. Eppure Alice Neri è stata uccisa per davvero e per davvero la sua salma, ridotta a pochi miseri resti, attende da molto tempo sepoltura. E’ giustizia questa?".

Ad intervenire è anche l’avvocato ed ex pm Antonio Ingroia che rappresenta il marito della vittima e che intende precisare come la volontà sia solo quella di arrivare alla verità dei fatti: "Attendo di leggere il verbale dibattimentale ma mi pare stravagante da un magistrato sostenere che possa essere contrario agli interessi di una vittima di un reato fare tutto affinchè sia accertata la verità – dice Ingroia – Questo è quello che con la lista testi abbiamo ritenuto in accordo con Nicholas Negrini. Nel processo in cui si deve accertare nel contraddittorio delle parti, davanti ad un giudice terzo la colpevolezza dell’imputato oltre ogni ragionevole dubbio, è giusto valutare anche piste alternative relative a complici o altri autori dell’omicidio. Non credo sia negli interessi della piccola quello di trovare un qualsiasi colpevole della madre – conclude – serve trovare e condannare il colpevole".

Valentina Reggiani