"Il Pd è una delle cause dei problemi. Nessuna alleanza con questo partito"

Mirandola, M5s si chiama fuori dalla coalizione del centrosinistra. "Stiamo cercando il candidato sindaco"

"Il Pd è una delle cause dei problemi. Nessuna alleanza con questo partito"

"Il Pd è una delle cause dei problemi. Nessuna alleanza con questo partito"

Si complica la corsa dell’alleanza di centrosinistra per la riconquista della guida dell’amministrazione comunale della città dei Pico. All’indomani dell’annuncio di un accordo trovato tra Pd, Azione e Sinistra civica per Mirandola, i pentastellati locali sono pronti a defilarsi. "Per il M5s – fa sapere la capogruppo in consiglio comunale Nicoletta Magnoni - un’alleanza con il Pd non è fattibile dal momento che questo partito è la causa dei maggiori problemi di Mirandola (ospedale, viabilità, Aimag). Credo che tutti ricordino il Pal (Piano Attuativo Locale per la sanità ndr) del 2011 che ha declassato il nostro ospedale e che è stato firmato da tutti i nove sindaci dell’Area Nord, tutti del PD, senza che nessuno si opponesse per difendere gli interessi del suo territorio". Sulla carta l’alleanza di centrosinistra in base al voto della Camera 2022 può contare su un 33-35% o poco più, ed i voti del partito di Conte, che rappresentano un pacchetto di un migliaio di voti, sono indispensabili. A vuoto finora i tentativi di trovare una intesa. "Abbiamo incontrato esponenti del Pd di Mirandola su loro richiesta, ma da questa riunione – fa sapere Magnoni - non sono usciti accordi. Chi ha causato i problemi non si può proporre per risolverli, senza neppure fare un po’ di autocritica e chiedere scusa ai cittadini. Per noi il Pd non è credibile, perché ha dimostrato che se deve scegliere fra gli interessi del partito e quelli del territorio, sceglie il partito". La ferma presa di posizione di M5s rappresenta, dunque, un ostacolo per il candidato proposto dalla alleanza che ruota attorno al Pd, anche se a Mirandola, dove si vota col sistema proporzionale, esiste l’eventualità del ballottaggio tra i due candidati sindaco più votati. E questo non esclude la possibilità trovare intese al secondo turno. Una eventualità questa, che pare essere accarezzata anche dalla Lista civica + Mirandola, fautrice di un terzo polo, decisa anch’essa a schierare al primo turno un proprio candidato che potrebbe essere Sauro Borghi, attuale sindaco di San Prospero. "In questa tornata elettorale – aggiunge Magnoni - non escludiamo alleanze con partiti di sinistra o con liste civiche espressione della società civile. Come tutte le altre forze politiche stiamo valutando il nome migliore da proporre come candidato".

Alberto Greco