
In biblioteca l’esposizione ’Com’eri vestita?’ con l’associazione Malala
Modena, 9 aprile 2025 – Una mattinata intensa e partecipata, quella di ieri all’Istituto ’Cattaneo-Deledda’ di Modena, dove si è tenuto un doppio appuntamento all’interno di un percorso tematico della seconda edizione del concorso nazionale "La moda contro la violenza sulle donne – Premio in ricordo di Renata Alexandra Trandafir", promosso in memoria della giovane studentessa vittima di femminicidio nel giugno del 2022.
Cuore pulsante dell’iniziativa è stata l’inaugurazione della mostra ’Com’eri vestita?’ – What Were You Wearing?, allestita nella biblioteca dell’Istituto. L’esposizione, curata in collaborazione con l’associazione ’Malala, Gli Occhi delle donne sulla Pace!’, esponendo gli abiti che le vittime indossavano al momento della violenza subita attraverso un allestimento essenziale e potente, punta così a scardinare il pregiudizio secondo cui l’abbigliamento possa in qualche modo giustificare un’aggressione.
Il progetto è nasce negli Stati Uniti nel 2013, grazie al lavoro delle ricercatrici Jen Brockman e Mary A. Wyandt-Hiebert dell’Università del Kansas. Da allora, la mostra è stata promossa a livello nazionale da ’Libere Sinergie’ e, nel 2019, l’associazione ’Malala’ ha deciso di realizzarne una propria versione italiana, utilizzando abiti autentici appartenuti a donne vittime di violenza, passate attraverso i loro percorsi di ascolto e supporto, approdando in diverse località dell’Emilia-Romagna e divenendo uno strumento culturale di forte impatto.
"Questi abiti rappresentano storie di violenza, che seppur nel loro anonimato, arrivano con molta forza – ha spiegato Angela Alvino, docente e referente del Dipartimento Made in Italy del ’Cattaneo-Deledda’ – Questa mostra, in questo contesto soprattutto, ha lo scopo di portare gli studenti a riflettere e sfatare pregiudizi tossici. Educare i giovani e dire no alla violenza è un tema da tenere sempre vivo, in memoria di Renata e di tutte le donne vittime della violenza di genere".
L’emozione tra i presenti era palpabile, come confermato anche dalla dirigente scolastica Alessandra Zoppello, che ha sottolineato il valore educativo e sociale dell’iniziativa. "Siamo felici di ospitare una mostra così importante in questa scuola – ha commentato – lavoriamo da tempo su questo tema per ricordare Renata, ma anche per educare e mostrare a tutti i nostri studenti che una violenza non può mai essere giustificata, tantomeno dagli abiti che indossavano le vittime. Raccolgo spesso le emozioni delle mie studentesse, durante questi incontri si commuovono sempre, ne parlano, scrivono e accolgono il percorso di sensibilizzazione con grande entusiasmo".
Accanto alla mostra, l’evento ha ospitato anche la scrittrice romana Stefania Catallo, intervenuta per presentare il suo libro ’Quelle brave ragazze’, che raccoglie storie di donne e ragazze segnate dalla violenza, ma capaci di rialzarsi e diffondere consapevolezza. Un momento di riflessione e confronto, apprezzato da studenti e docenti.
La mostra ’Com’eri vestita?’ sarà visitabile fino al 6 giugno nei giorni di apertura dell’Istituto, proseguendo un percorso di consapevolezza e prevenzione che intreccia arte, moda e impegno sociale.
Milena Soci