JACOPO GOZZI
Cronaca

L’addio al prof Giglioli. Amici, colleghi e allievi: "Più di un insegnante, per noi eri un amico"

Gremita la chiesa di Santa Teresa, tanti i rappresentanti del Cattaneo. I ragazzi: "Ci sembra impossibile non vederti più entrare in classe. Riuscivi sempre a tirar fuori la parte migliore di noi stessi".

L’addio al prof Giglioli. Amici, colleghi e allievi: "Più di un insegnante, per noi eri un amico"

Una folla commossa di oltre 500 persone si è radunata ieri pomeriggio nella chiesa di Santa Teresa per porgere l’ultimo saluto ad Andrea Giglioli, il professore del Cattaneo-Deledda deceduto improvvisamente nella notte tra venerdì e sabato all’età di 48 anni. Padre di tre figli, Giglioli era molto conosciuto in città per la passione con cui si dedicava al suo lavoro: coordinatore del dipartimento di Lettere, impegnato nell’orientamento in entrata e uscita, aveva rimesso in ordine la biblioteca dell’istituto e curava il progetto di teatro dedicato agli studenti. Oltre all’insegnamento, la grande passione di Giglioli era la musica, che lo impegnava nel coro della parrocchia di Santa Teresa e, soprattutto, a scuola, dove suonava chitarra e tastiera nella band dei docenti dell’istituto. Spesso, inoltre, scriveva canzoni rivolte proprio ai suoi studenti, nelle quali riassumeva contenuti di storia e letteratura per aiutarli nell’apprendimento. "Chi ha avuto la fortuna di ascoltarti o il privilegio di suonare con te – il ricordo affettuoso dei colleghi – assaggiava la tua infinita voglia di vivere per rendere felici gli altri. Riuscivi a dare ai tuoi allievi la fiducia di poter diventare i protagonisti della propria vita. Amavi l’insegnamento e credevi fermamente nella missione di riscatto sociale della scuola, quella scuola degli ‘ultimi’ che possono diventare i primi, quando sono valorizzati. Sapevi ascoltare e avevi sempre un sorriso, una parola di conforto da affidare a tutti. Eri un porto sicuro in cui attraccare nel mare in tempesta: un amico, oltre che un collega".

La scomparsa prematura di Giglioli lascia un vuoto incolmabile tra familiari, amici, colleghi e, soprattutto, tra i suoi allievi. "Ciao prof – il pensiero degli allievi – ci sembra ancora impossibile non vederti più camminare nei corridoi ed entrare in classe con il sorriso sulle labbra, quel ‘Buongiorno!’ detto a gran voce e tanta voglia di insegnare. Eri una persona disponibile con tutti gli studenti, amavi il tuo lavoro e tutti lo sapevano e ora, c’è un vuoto incolmabile dentro ognuno di noi. Eri più di un professore: un amico su cui poter contare in qualsiasi momento di fragilità. In classe, se prima ci sgridavi per i troppi brusii, ora c’è solo un silenzio assordante. Sabato avremmo tanto voluto ascoltare quella lezione di italiano che, prima di quel giorno, per noi era scontata". "Nonostante tutte le difficoltà sei riuscito negli anni a tirare fuori la parte migliore di noi stessi, ci hai portato a esprimerci al meglio e ci hai permesso di crescere giorno dopo giorno al tuo fianco. Grazie di tutto".