
L’antenna della discordia nel borgo storico
"La grande bellezza" di uno dei borghi più suggestivi dell’Emilia Romagna, che risponde al nome di Levizzano Rangone, è messa a dura prova, esteticamente parlando, da qualche settimana: in via Medusia, infatti, è stato ultimato il piazzamento di un ripetitore 5g (alto più o meno una trentina di metri) che domina ed attira la veduta paesaggistica levizzanese. Un progetto non segreto, finanziato da contributi pubblici nell’ambito del piano "Italia 5g", che non necessita (come da decreto) di alcuna approvazione da parte di organi politici (giunta e consiglio), ma, come sottolineato dai residenti, "comunicato in maniera poco trasparente"". Via Medusia, nota meta per gli amanti di passeggiate e corse all’aria aperta, è stata scelta in quanto area non sottoposta ad alcun vincolo paesaggistico; si potrebbe dire "sulla carta", poiché a livello visivo i vincoli paesaggistici sono innumerevoli. Una manovra che non è andata giù sia agli abitanti delle case adiacenti, parecchio preoccupati per quanto concerne la tematica dell’inquinamento elettromagnetico e non solo, ma anche ai consiglieri dell’opposizione Boni e Neva, con la tematica che è stata discussa, in maniera poco approfondita (vista la reale problematica ed il poco tempo intercorso per trattarla), all’interno dell’ultimo consiglio comunale andato in scena ad inizio settimana. Come citato in precedenza, la poca trasparenza nella comunicazione sulla realizzazione di questo vero e proprio "ecomostro" l’ha fatta da padrone, in quanto la news è apparsa solamente sul Bollettino Regionale (Ottobre Periodico parte seconda) e sul sito istituzionale, con diversi cittadini lasciati all’oscuro di tutto. L’opposizione ha interrogato l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Castelvetro Veronica Campana, per avere più chiarezza sulle varie questioni inerenti all’installazione: richieste su gestore impianto, durata contratto, considerazioni per impatto ambientale e svalutazione immobili in zona non sono state replicate in maniera completa. La cosa certa è che per diversi anni (6 di contratto certi, rinnovabili automaticamente di 6 in 6) gli abitanti avranno il proprio "obelisco" che (non) li proteggerà; sul gestore non si sa ancora nulla (sarà Vodafone con ogni probabilità?), e nemmeno sulle conseguenze che tutto ciò potrà avere nell’economia del borgo.
Davide Ceglia