BEPPE BONI
Cronaca

Lo sci in Appennino. Poche piste aperte durante le Feste. Ma ora arriva la neve

Primi fiocchi in quota al Corno e sul Cimone. Gli operatori: "Ci basta poco per riattivare tutti gli impianti". Con le basse temperature via ai cannoni. Ecco situazione e previsioni.

Bologna, 7 gennaio 2024 – Lo sci in Appennino resiste nell’ultima trincea, mentre secondo tutti i servizi meteo la neve è in arrivo con la perturbazione che già nella notte passata si è affacciata con i primi fiocchi.

Pur con un manto bianco scarso in queste due settimane del lungo ponte natalizio le stazioni di Corno alle Scale (Bologna) e Monte Cimone (Modena) sono riuscite a tenere aperta qualche pista. Lotta dura senza paura. Poco rispetto al potenziale che possono esprimere, ma sufficiente per dire agli sciatori “noi ci siamo sempre”.

Lo sci in Appennino. Poche piste aperte durante le Feste . Ma ora arriva la neve
Lo sci in Appennino. Poche piste aperte durante le Feste . Ma ora arriva la neve

La voglia di sci non manca. In entrambi i centri, comunque, alcune migliaia di turisti si sono fatti vedere, soprattutto famiglie con bambini.

Ieri alle 16 cominciava a nevicare sopra i 1400 metri, sia al Corno alle Scale che al Monte Cimone e più a Nord verso il Reggiano. La danza della neve pare sia iniziata. Al Corno sempre ieri, nonostante qualche incursione piovosa, sono rimasti aperti gli impianti Polla 1 e il campo scuola. Aperti anche il rifugio delle Malghe e lo Chalet. Gli operatori consultano il meteo di continuo come fosse il Grande spirito dei pellerossa.

"La perturbazione è in arrivo e basta una nevicata media per aprire tutti gli impianti – spiega Tommaso Palmieri, rampollo di Marco Palmieri patron di Piquadro, per conto della società di gestione del Corno – inoltre appena si abbassa la temperatura facciamo entrare in funzione il sistema di innevamento artificiale e il gioco è fatto. Anche quest’anno non è una stagione facile, piena di ostacoli dovuti al meteo, ma siamo pronti".

Anche al Monte Cimone il motto è “Resistere, resistere, resistere”.

Luciano Magnani, presidente del Consorzio, e Andrea Magnani, direttore degli impianti, confermano pure da queste parti che con la nevicata dell’Epifania basta spingere un bottone e con un clic aprono tutti gli impianti disponibili. Ieri, nonostante il tempaccio di nuvole basse e un po’ di pioggia, hanno funzionato gli impianti Faggio bianco, Lamaccione e Campo scuola. Nei giorni scorsi erano in funzione anche parte delle sciovie del Cimoncino e la mitica pista Nove che ieri hanno dovuto abbassare la serranda. Durante il ponte natalizio anche da queste parti comunque gli appassionati della neve, soprattutto a trazione formato famiglia, si sono fatti vedere in numero consistente. Noleggi di attrezzature, rifugi, self service e scuola di sci a Passo del Lupo sono comunque aperti. Il presidentone Luciano Magnani, perennemente in iper agitazione, è ottimista: "Se nevica e si abbassano le temperature sotto lo zero è fatta. L’intera macchina si mette subito in moto anche grazie al sistema di produzione neve di ultima generazione che permette di attrezzare le piste in modo rapido e uniforme". Poi alza gli occhi al cielo e bisbiglia qualcosa che solo lui comprende. Sarà la preghiera della neve.

Fino ad oggi è andata un po’ peggio per il polo di sci reggiano. "Durante le vacanze di Natale non siamo riusciti ad aprire se non un campo scuola – dice Enrico “Chicco” Ferretti, nella sua triplice carica di sindaco di quattro comuni dell’area Ventasso, maestro di sci e membro del collegio regionale dei maestri – ma se nevica si riparte subito. Tutti gli operatori sono pronti e reperibili".

In Appennino, terra di divisioni e campanilismi, adesso fanno tutti il tifo per un’unica squadra: la perturbazione artica.