MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"Maltrattamenti all’asilo, non sapevamo nulla"

Soliera, i genitori dei piccoli dopo la notizia delle due maestre indagate per maltrattamenti. "Adesso valuterò dove iscrivere mio figlio"

Due educatrici sospese con le accuse di maltrattamenti aggravati ai danni dei minori

Due educatrici sospese con le accuse di maltrattamenti aggravati ai danni dei minori

Fuori dalla scuola dell’infanzia di Soliera regnava un’atmosfera strana ieri pomeriggio, quasi surreale. È il giorno dopo la diffusione della terribile notizia: due maestre sono state indagate per il reato di maltrattamenti aggravati ai danni di minori, nell’esercizio delle loro funzioni educative di cura. In paese non si parla d’altro. I bambini escono al suono della campanella e nel loro saltellare tutto pare normale, sereno: ma i genitori e i nonni non lo sono. Allo sconcerto si unisce la preoccupazione: "Mia figlia frequenta quella scuola ma non quella classe per fortuna. Noi mamme da quando abbiamo saputo della terribile notizia siamo sconvolte e continuiamo a chiederci: come è possibile che nessuno dentro la scuola non se ne fosse accorto? La preside, la vice, non hanno mai visto né sentito nulla?". "Impossibile – interviene un’altra mamma -. Una delle due maestre in questione sappiamo tutti che era abituata a urlare ai bambini: la sentivamo anche noi al mattino quando faceva accoglienza. E dentro la scuola è impossibile che nessuno non l’abbia sentita urlare con i piccoli. Per me sono responsabili tutti". Le due ‘tate’ vengono da tutti descritte come "una molto dolce e l’altra più secca e incline ad alzare la voce", ma al tempo stesso, dicono i genitori, "anche se mio figlio non era di quella classe quando vedeva fuori quella più ‘tenera’, l’abbracciava. Per questo siamo sconvolte tutte: se davvero ha fatto quello che descrivono i giornali, era un’ottima attrice".

"Mio figlio adesso frequenta le elementari – prosegue un padre– ma alcuni anni fa ha avuto entrambe le maestre che sono state sospese. Noi non abbiamo mai notato nulla, anzi, eravamo contentissimi di loro. Una era più severa, è vero, tendeva ad urlare, l’altra più tenera, ma lo abbiamo sempre visto come un normale comportamento per ‘tenere in riga’ i piccoli". Tanta è la preoccupazione però: "Il mio piccolo ha un anno e mezzo e il prossimo anno dobbiamo iscriverlo alla materna… Siamo sicuri che queste maestre non ci saranno più? Mia moglie ed io siamo preoccupati adesso". Molti i capannelli di mamme, parlano fitto tra loro, che però non hanno voglia di commentare. Unanime è il commento interrogativo sull’età delle due insegnanti: "Ma perché non erano in pensione?".

Sulla vicenda è intervenuto anche il Consiglio direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux che esprime "profonda preoccupazione in merito al comunicato stampa diffuso dalla Procura della Repubblica". Pur prendendo atto della menzione formale del principio secondo cui le indagate sono ‘presunte innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna’ – afferma l’avvocato Luca Brezigar, responsabile dell’Osservatorio nazionale media e comunicazione giudiziaria dell’Unione Camere Penali italiane- rileviamo come tale principio venga sostanzialmente violato nella stessa comunicazione attraverso il riferimento esplicito all’acquisizione di ‘gravi indizi di colpevolezza’ e alla descrizione dettagliata delle modalità investigative adottate, incluso il riferimento a intercettazioni audio-video".

Maria Silvia Cabri