Marco Meschiari, Movimento 3 V: "Inceneritore, stop ai rifiuti esterni. E asili senza vaccini obbligatori"

Cominciamo oggi una serie di interviste finali ai candidati in vista delle imminenti amministrative "Istituire nidi e materne che non discriminino i bimbi. Con Hera iniziative per ridurre l’inquinamento dell’aria".

Marco Meschiari, Movimento 3 V: "Inceneritore, stop ai rifiuti esterni. E asili senza vaccini obbligatori"

Marco Meschiari, Movimento 3 V: "Inceneritore, stop ai rifiuti esterni. E asili senza vaccini obbligatori"

Tagliare le code fuori dagli uffici comunali, ridurre l’attività dell’inceneritore, istituire asili che non prevedono vaccinazioni obbligatorie. Cominciamo l’ultimo appello dei candidati sindaco con Marco Meschiari, alla guida del Movimento 3V.

Meschiari, come sta vivendo questa sua prima campagna elettorale?

"La cosa che più mi ha colpito andando in giro in questi mesi è la sfiducia delle persone nella politica, il ’siete tutti uguali’, il ’quando avrete la poltrona diventerete come loro!’".

E lei cosa risponde?

"No, noi non abbiamo nessun tipo di legame con la partitocrazia e con i poteri forti della UE e delle multinazionali, e non cambieremo ’abito’ se eletti. Il partito 3V combatte contro l’imposizione della agenda 2030 che ci vuole uomini robot, transumani, senza anima e senza personalità".

Parlando di Modena, su cosa secondo lei occorre intervenire?

"La sanità. Le visite mediche devono essere entro 2-4 settimane. Vanno introdotti medici di famiglia e va ricostruito il rapporto medico-paziente, un’assistenza a disabili e anziani puntuale, la libertà di scelta terapeutica e vaccinale sia pediatrica che adulta".

Se diventa sindaco cosa farà per prima cosa?

"Mi impegno perché cambi l’atteggiamento degli uffici comunali rispetto agli utenti, evitando file di attesa esterne anche d’inverno (penso all’Anagrafe). Secondo, attiverei con Hera un’iniziativa che porti alla riduzione della attività dell’inceneritore, diminuendo progressivamente fino ad azzerarli i rifiuti che arrivano da fuori Modena per essere bruciati. Inoltre sempre in ambito rifiuti, taglierei la Tari come premio alla raccolta differenziata dei cittadini".

Nel suo programma cosa prevede?

"Imposterei una sede di asilo nido e materna per bimbi i cui genitori non vogliono sottoporre alla vaccinazione obbligatoria, in stile legge Lorenzin. Ma secondo me il Comune può intervenire anche sul fenomeno migratorio in chiave sicurezza".

In che modo?

"Rivedendo l’organizzazione dei centri di accoglienza, reimpostandoli per insegnare ai ragazzi immigrati la nostra cultura: senza prevaricare la loro origine, ma esigendo il rispetto della nostra società".

Sono iniziative che hanno costi.

"I fondi si trovano tagliando spese inutili e sprechi e migliorando l’efficienza della macchina comunale. Ma si può valutare anche l’emissione di ’buoni comunali di valore’ e della relativa moneta comunale (tipo ’auri’). Cercheremo di sfruttare anche il Pnrr dove possibile, anche se siamo contrari alla logica del suo funzionamento, cioè denaro in cambio di regole spesso non condivisibili. Mi lasci dire anche altre priorità".

Prego.

"Occorre attivare un controllo sulla rete 5G, togliere e cambiare le antenne troppo inquinanti dal punto di vista elettromagnetico. Così come bisogna annullare l’ordinanza e bloccare ogni iniziativa per la città dei 30 km orari, lasciando i limiti solo nei punti più pericolosi (le scuole per esempio). Infine, evitare di militarizzare la città: le innumerevoli telecamere non devono essere utilizzate per il riconoscimento facciale e il controllo dei nostri movimenti".

In conclusione rivolga un appello agli elettori: perché dovrebbero votarla?

"Perché anche noi siamo stanchi della vecchia politica affaristica. Non vediamo differenze fra gli schieramenti in parlamento da decenni, e riscontriamo una vera sudditanza dei nostri politici nei confronti della commissione europea e dei poteri forti (pensiamo a Davos). Per questo vogliamo una nuova politica, che abbia al centro l’essere umano e i suoi diritti, senza discriminazioni fra poveri e ricchi, o per scelte sanitarie".

Gianpaolo Annese