Non accettava che la moglie vivesse all’occidentale: le imponeva di indossare solo abiti larghi e le vietava di lavorare. Non solo: la minacciava di ucciderla, facendo il segno di sgozzarla. In un’occasione, quando la donna aveva già lasciato il marito, pur vivendoci insieme, l’aveva violentata. E’ stato rinviato ieri a giudizio con le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti un marocchino di 40 anni residente a Modena. Le vessazioni sono durate anni: dal 2017 e fino allo scorso anno quando la vittima, stremata e impaurita, si è convinta a sporgere denuncia. In base alle accuse l’uomo le imponeva uno stile di vita conforme alle proprie convinzioni religiose e personali. La opprimeva, obbligandola a vestire solo con abiti larghi, pretendendo che non lavorasse. Nel 2018, infatti, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti l’uomo l’aveva costretta a licenziarsi dal lavoro che la vittima svolgeva in una polisportiva. "Sei una poco di buono, una cattiva madre, farai una brutta fine e attenta che potresti non arrivare al giorno dopo", la minacciava. Una volta che la vittima aveva deciso di lasciare il marito padrone, l’uomo aveva iniziato a farle dispetti, rubandole o distruggendole gli abiti, i profumi e oggetti preziosi. In un’occasione l’aveva quindi trascinata per un braccio e afferrata per il collo per poi sottoporla a violenza sessuale. Ieri per l’uomo è arrivato il rinvio a giudizio ed ora affronterà il processo.
CronacaMinacciava la moglie che vive all’occidentale
Minacciava la moglie che vive all’occidentale
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