«Modena Est ha un’altra chiesa»

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I RESIDENTI l’attendevano da tanto tempo. Dopo anni di messe e celebrazioni dentro un capannone industriale adattato a luogo di culto, ora finalmente possono contare su una chiesa a tutti gli effetti. Grande festa ieri pomeriggio a Modena est. Dopo due anni di cantiere è nata infatti Regina Pacis, la nuova chiesa del quartiere dedicata alla Madonna della Pace. Una folla immensa; anziani, giovani, famiglie con bambini, gruppi Scuot, residenti della zona e non solo, hanno voluto partecipare alla Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo Erio Castellucci. «Una giornata attesa da tanto tempo – ha detto don Erio – prima al posto della chiesa c’era un capannone. Questo é un quartiere molto giovane. Ci sono i padri Dehoniani che fanno un’opera preziosissima, gestiscono e curano anche la parrocchia, c’è una grande vitalità ed era necessaria una chiesa in questa zona. Già da tempo era stata pensata e finalmente riusciamo ad aprirla e a consegnarla alla parrocchia». Un tassello importante la chiesa Regina Pacis per un quartiere nato nella seconda metà del ‘900 a sud della ferrovia per rispondere all’espansione della città e al suo sviluppo demografico. Un quartiere abitato oggi da più di 8.200 persone. Proprio per questo l’apertura della chiesa ha rappresentato un momento di festa per centinaia di persone che hanno voluto partecipare all’’opening’ del nuovo luogo di culto. «Pensare che sono 30 anni che si parlava di avere questa chiesa e dopo tante messe in un capannone industrialen questo si può dire che è un grande giorno» hanno commentato in coro i tanti fedeli che hanno affollato le volte moderne della nuova chiesa, certi che servirà anche come collante per la stessa comunità. Regina Pacis rappresenta l’approdo di un percorso molto lungo passato per alcuni luoghi di fortuna per le celebrazioni. La prima sede provvisoria risale al 1984 quando la nuova realtà parrocchiale prese il nome di Regina Pacis. All’inizio degli anni ‘90 la comunità decise di avviare la progettazione e la realizzazione del centro parrocchiale. Tra il 1999 e il 2001 vennero realizzate alcune opere che comprendono anche una Casa della Carità. «L’aspettavamo da più di trent’anni - ha commentato il parroco don Gianluca Sangalli - avere un luogo bello dove pregare speriamo ci aiuti ad essere più capaci di vivere il Vangelo».

Emanuela Zanasi