
Negrini, appuntamento con la Storia: "Sarei un sindaco che ascolta . Ora serve il coraggio di cambiare"
Forcing finale del candidato del centrodestra Luca Negrini che ha battuto palmo a palmo la città nel tentativo di convincere gli elettori a una svolta storica.
Negrini, qual è il sentimento che prevale tra i cittadini.
"La richiesta d’ascolto, soprattutto sulla mancanza di sicurezza, di servizi adeguati e di attenzione al cittadino. Ho trovato un tessuto sociale forte che, quando non ascoltato, ha basato molto della qualità della sua vita sulle proprie forze e questo, pur essendo lodevole, deve cambiare".
In che modo?
"Occorre un’amministrazione più attenta e che mantenga sempre un contatto con il territorio e vada incontro al cittadino".
Quali sono secondo lei le priorità per Modena?
"Sicurezza, gestione rifiuti, chiara visione del futuro".
Sulla sicurezza per esempio come si può intervenire?
"Istituiremo un assessorato specifico, crediamo nel dialogo costruttivo tra istituzioni e cambieremo la gestione della polizia locale".
Aumenterete l’organico?
"Il problema non è il numero degli agenti, ma il loro impiego. Per noi è importante che i nostri uomini e le nostre donne siano maggiormente impiegati nel presidio del territorio, tramite un nucleo specifico, e bene equipaggiati nella consapevolezza che la divisa non è più un deterrente, ma spesso è un bersaglio e le dotazioni devono stare al passo con i tempi per garantire sicurezza in primo luogo agli stessi agenti".
C’è chi preferisce puntare sui presidi sul territorio.
"Serve un approccio pratico e non ideologico: i 60mila euro spesi per l’edicola di piazza Matteotti, oltre ad essere denaro pubblico buttato, non rappresentano sicuramente un approccio pratico".
Diceva della gestione dei rifiuti.
"La raccolta rifiuti va bloccata".
E quale sarebbe l’alternativa?
" Bisogna ripristinare i bidoni di carta e plastica in tutta la città, inserire la tariffazione puntuale così che, chi più differenzia ,meno paga in termini di Tari, dal momento che in questo periodo viviamo il grande paradosso".
Quale?
"Abbiamo una delle Tari più alte d’Italia, la spazzatura per la strada, costi aggiuntivi per sopperire alle mancanze di questa metodologia che superano più di tre milioni di euro e l’inceneritore che brucia rifiuti di altre regioni".
Cosa intende poi per ’chiara visione del futuro’?
"La crescita della città passa attraverso specifici interventi. Il primo è il dialogo necessario e per creare un’opportunità per lo spostamento del polo logistico Conad".
Spostarlo dove?
"Abbiamo individuato un’area nella zona industriale di Cittanova, strategica sia per la vicinanza all’autostrada, sia per la vicinanza allo scalo merci di Marzaglia, sia in termini di risparmio proprio perché è facilitato l’accesso ai tir che non dovranno entrare così in città. Un’occasione per tutti che termina con la costruzione di un social housing al posto del polo alla Sacca".
Gli altri interventi?
"Eliminare subito le corsie ciclabili sulle carreggiate che sono pericolose, come in via Panni e in via Morane. Quindi prevediamo il parcheggio multipiano in San Giovanni del Cantone, pensato per creare maggiore accessibilità al centro storico, dando nuova linfa. Altro progetto è quello del campus universitario internazionale all’Ottavo campale, lavorando in sinergia con il demanio militare, così da dare risposta agli alloggi universitari e ampio respiro internazionale".
Se dovesse diventare sindaco, quali saranno i primi provvedimenti?
"Blocco modalità della gestione della raccolta rifiuti e cambio della gestione della polizia locale. Interventi che diventano strategici per cambiare subito direzione".
Perché i modenesi dovrebbero votarla?
"Perché noi rappresentiamo il cambiamento, quello vero, perché pensiamo che a Modena non sia tutto da buttare ma che ci sia tanto da migliorare e soprattutto che la città abbia bisogno di una visione nuova, concreta e matura. Auguro ai modenesi di essere coraggiosi. Di avere il coraggio di cambiare la storia".