Nuovo cda di Aimag, 11 comuni pronti a ricorrere al Tar

Intanto il Pd lamenta la mancata distribuzione dei dividendi 2022.

Non c’è pace per Aimag. L’azienda multiservizi della Bassa e di Carpi di nuovo al centro dello scontro politico e dei territori. All’orizzonte si annuncia la presentazione nei prossimi giorni, comunque già entro la prossima settimana, – si ammette in ambienti istituzionali – di un ricorso al Tar Emilia-Romagna da parte di 11 comuni dell’Area Nord modenese, escluso Concordia il cui sindaco Luca Prandini ha preferito distinguersi rispetto ai colleghi, e mantovani. L’obiettivo dei ricorrenti, rappresentati dallo Studio Legale Carullo di Bologna, il cui titolare Antonio è un luminare in materia, docente universitario che ha già vinto importanti cause come quella per danno erariale nella fusione tra Aeb e A2A in Lombardia, è di annullare la votazione del nuovo consiglio di Amministrazione, che ha preso le redini della azienda dal 29 giugno scorso, attraverso un voto a maggioranza (62%). Determinanti per il successo della lista a cinque, voluta dal sindaco di Carpi Alberto Bellelli e dai sindaci dei comuni di Terre d’Argine con Bastiglia e Bomporto, l’appoggio di Hera (25%) e della Fondazione Cassa Risparmio Carpi (7,5%) ripagati ognuno con l’elezione di un proprio rappresentante. "Adesso – confida un sindaco della Bassa – vediamo chi ha ragione". Ma si apre un altro contenzioso per iniziativa del Pd che attraverso il segretario di zona Simone Silvestri e il capogruppo nell’Unione dei Comuni Paolo Negro, intervengono sul tema della mancata redistribuzione dei dividendi di Aimag dell’anno 2022 (un piatto da 11 milioni di euro ndr). "Quell’utile – dicono i piddini – è la cifra di una società sana, ed Aimag lo è. E’ un valore aggiunto di una società pubblica, i cui utili vanno a comuni e tornano ai cittadini in termini di servizi. Tutti i comuni ne hanno bisogno, nessuno escluso, per far fronte ai mille bisogni crescenti delle comunità, dalla manutenzione delle strade, all’handicap, alla scuola. Non c’è settore che non ne sia beneficiato. Se è vero come è vero che Aimag, a differenza delle società quotate in borsa, non misura tutto sull’entità degli utili, è anche vero che quegli utili che ci sono vanno distribuiti, per una dinamica virtuosa fra società, comuni soci, cittadini. Una dinamica virtuosa che vogliamo prosegua. Poi dovremo parlare di tutto il resto". Alberto Greco