REDAZIONE MODENA

Omicidio Placati, nessuno sconto. Saveri, ergastolo anche in Appello

Il delitto fu consumato a Bondeno, la vittima era Rossella Placati, impiegata alla Haemotronic di Mirandola

Omicidio Placati, nessuno sconto. Saveri, ergastolo anche in Appello

La Corte d’Assise d’Appello non fa sconti a Doriano Saveri, l’artigiano 47enne accusato di aver assassinato la compagna 51enne Rossella Placati, operaia alla nota azienda del settore biomedicale, la Haemotronic di Mirandola nella sua casa a Bondeno.

Ergastolo era ed ergastolo rimane anche dopo il processo di secondo grado, celebrato ieri a Bologna. La sentenza è arrivata dopo una lunga e articolata discussione, nella quale le parti hanno ribadito le proprie convinzioni. Nel tardo pomeriggio, il verdetto della Corte. Carcere a vita, un altro macigno sulla schiena dell’imputato che, da quel maledetto 22 febbraio di due anni fa, ha sempre respinto ogni addebito nei suoi confronti.

Ora resta solo la Suprema corte, alla quale i difensori del 47enne hanno già annunciato di voler fare ricorso. "Aspettiamo le motivazioni, poi faremo ricorso in Cassazione – commentano gli avvocato Alessandra Palma e Pasquale Longobucco dopo aver ascoltato il dispositivo della sentenza –. Rimaniamo convinti che non ci siano elementi per suffragare la condanna al di là di ogni ragionevole dubbio". Di segno opposto, invece, la lettura delle parti civili, a partire dagli avvocati Riccardo Caniato e Filippo Maggi (per le sorelle e i figli della vittima che lavorava a Mirandola).

"Siamo soddisfatti della conferma della sentenza di primo grado – affermano i legali –. Attendiamo di leggere le motivazioni". Oltre al pronunciamento nel suo complesso, la soddisfazione delle parti civili è orientata in particolare al riconoscimento da parte della Corte dell’aggravante della convivenza, nonostante la storia tra i due fosse ormai al capolinea.

Qualche parola anche dal sindaco di Bondeno, Simone Saletti, anche lui parte civile per il Comune con l’avvocato Maggi. "Dedico un pensiero particolare alla famiglia di Rossella, colpita da una disgrazia inimmaginabile su cui si sta sempre più facendo luce – commenta il primo cittadino –. Nella conferma della sentenza da parte della Corte d’Appello vi è anche il riconoscimento della legittimità del Comune di costituirsi parte civile nel processo: il tribunale di secondo grado ha quindi valorizzato l’importanza delle iniziative portate avanti da Bondeno volte a contrastare la violenza sulle donne. Cito ad esempio l’istituzione di un centro antiviolenza, l’installazione di una panchina rossa in ricordo di Rossella e, a costante monito contro la violenza, tutte le iniziative che negli ultimi anni abbiamo organizzato per sensibilizzare la popolazione al rispetto dell’altro partendo dai giovani".

Federico Malavasi