Stefano Marchetti
Cronaca

"Ora il trenino di Finale è pronto a rinascere"

L’antico vagone, risalente al 1932, è riapparso alla stazione Rulli Frulli dopo 60 anni: diventerà un ristorante. "Raccoglieremo foto e ricordi"

L’antico vagone, risalente al 1932, è riapparso alla stazione Rulli Frulli dopo 60 anni: diventerà un ristorante. "Raccoglieremo foto e ricordi"

L’antico vagone, risalente al 1932, è riapparso alla stazione Rulli Frulli dopo 60 anni: diventerà un ristorante. "Raccoglieremo foto e ricordi"

Finale Emilia (Modena), 7 settembre 2024 – Alla stazione Rulli Frulli ieri pomeriggio si è sentita suonare la tipica campanella. E una voce ha dato l’annuncio ufficiale: "È in arrivo il treno... partito nel 1964". Era proprio il 6 settembre di sessant’anni fa quando Finale ‘perse il treno’: alle 10.30 del mattino venne effettuata l’ultima corsa della linea ferroviaria per Modena. Quel ‘trenino’, vecchiotto ma tutto sommato efficiente, è rimasto nel cuore di chi ha potuto viaggiarci, ma anche di chi lo ha sentito raccontare, spesso con nostalgia. "E a noi è piaciuto assecondare questo sentimento", dice Federico Alberghini, direttore dei Rulli Frulli. A fianco della stazione (che un tempo era il capolinea ferroviario), è tornato ad apparire il trenino: un vecchio vagone ferroviario, risalente al 1932, diventerà un ristorantino gestito dai Rulli Frulli, nei progetti di inclusione sociale di ragazzi diversamente abili. E ieri una gioiosa festa ha salutato il suo arrivo.

"A noi piace dare una nuova vita alle cose – spiega Alberghini –. Anche i nostri strumenti musicali sono realizzati con materiali di recupero". Il vagone ferroviario ‘riportato’ a Finale arriva da Rubiera, dove don Lumetti, sacerdote visionario, aveva acquisito alcune carrozze per farne un centro di attività di recupero e laboratori per giovani in difficoltà. "Ci hanno aiutato in tanti a realizzare questo sogno: l’associazione Playa d’en Fossa di Concordia che ha stanziato i fondi per acquistare la carrozza, le ditte Baraldi e Bega che l’hanno trasportata qui, il Comune di Finale che ci ha concesso le autorizzazioni, la Casoni liquori, la carrozzeria Automotive che sistemerà e rivernicerà il vagone e tantissimi altri sponsor che ringraziamo di cuore", sorride Alberghini.

Oggi il trenino è... ancora come allora, con la panchette di legno, i finestroni, le porte di accesso con la maniglia brunita, il comando per azionare il freno. È tutto da sistemare e da restaurare: il lavoro verrà effettuato nei prossimi mesi, mantenendo le caratteristiche del mezzo, pur con impianti rinnovati e moderni e perfino la climatizzazione interna, secondo il progetto pensato dall’architetto Massimiliano Toselli e dagli ingegneri Linda Leprotti e Barbara Lodi. "Nel frattempo organizzeremo incontri, sia per raccogliere ricordi di chi il treno lo ha ‘vissuto’, sia per coinvolgere la comunità nell’idea di questo nuovo trenino che potrà essere anche una sala conferenze o un luogo simpatico per feste e compleanni. Confidiamo di essere pronti a Pasqua", aggiunge Alberghini. Da quando si è iniziato a parlare di questo progetto, alcuni finalesi hanno portato alla stazione Rulli Frulli fotografie del vecchio treno, tessere di abbonamento ‘vintage’, piccoli cimeli rimasti per 60 anni nei cassetti. "Qualche giorno fa sono venuti a trovarci marito e moglie di 85 anni che hanno chiesto di salire sul trenino – rivela il direttore – e mi hanno detto che proprio su un vagone come questo si scambiarono il primo bacio". Il trenino adesso sta fermo, ma le emozioni viaggiano ancora. Ad alta velocità.