
di Gianpaolo Annese
Tre su venti: mai così tanti modenesi nella segreteria nazionale del Partito democratico. Nell’’esecutivo’ annunciato dalla segretaria del Partito democratico Elly Schlein ieri pomeriggio in diretta su Instangram entrano Davide Baruffi, in quota Bonaccini, che si occuperà di enti locali; il simbolo della battaglia alla criminalità organizzata Enza Rando con delega a ‘Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza’; Maria Cecilia Guerra, tributo alla rinnovata intesa con la sinistra del partito che era fuoriuscita per dare vita ad Articolo uno (l’economista aveva presieduto l’assemblea di gennaio che sanciva il rientro nel Pd): per lei, com’è naturale, le Politiche del lavoro. E chissà se basterà per convincere anche la costola modenese di Articolo uno, ancora piuttosto recalcitrante rispetto a un ritorno alla casa del padre.
Ampiamente previsto invece l’ingresso di Baruffi: a quanto pare continuerà a svolgere il suo ruolo di sottosegretario in Regione fino alla fine del mandato nel 2025 e la sfida sarà riuscire a conciliare i due incarichi. Non essendoci un vicesegretario, e l’altro dato politico, significa in qualche modo riconoscere un maggiore peso al ruolo di presidente di Stefano Bonaccini che adesso diventa il numero due o, meglio, una sorta di co-segretario in un’ottica di partito bicefalo (ricordando anche il risultato degli iscritti alle primarie): starà ora al governatore dell’Emilia Romagna decidere se usare lo scranno per ergersi ad anti-Papa alla guida della minoranza o riprodurre un modello di conduzione più alla Paolo Gentiloni: indicare cioè la direzione strategico-valoriale senza entrare nelle battaglie della quotidianità politica.
Per Baruffi "è un onore per me essere chiamato a questa responsabilità e ringrazio Elly per questa opportunità. Voglio contribuire a costruire un Pd più grande e radicato nel territorio, a partire dagli 8 mila comuni italiani: ci metterò tutto l’impegno di cui sono capace e l’esperienza che ho acquisito in questi anni grazie a questa terra, a contatto diretto con comuni, province e regioni: sono le cose che ho imparato da amministratore locale dell’Emilia-Romagna, iniziando come sindaco quando avevo 24 anni e poi in provincia, ma rimanendo sempre in contatto diretto coi nostri consiglieri, assessori, sindaci del territorio anche quando ero in Parlamento. E, in questi ultimi anni, a maggior ragione, dalla presidenza della nostra Regione".
A esprimere soddisfazione per le nomine dei modenesi in segreteria è il locale Partito Democratico: "Tre a rappresentare nomi di assoluto rilievo e fiducia sono la prova concreta che l’esperienza del nostro territorio sarà messa a valore anche nel nuovo Pd. Dopo la Presidenza dell’Assemblea nazionale al Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e quella della Commissione nazionale di Garanzia alla vice sindaca di Carpi Stefania Gasparini, le deleghe scelte stanno a indicare che l’impegno che i tre hanno portato avanti negli anni in questi campi, non è passato inosservato".