REDAZIONE MODENA

«Più alloggi per universitari all’Errenord»

Il sindaco Muzzarelli: «Conosciamo il problema e ci stiamo impegnando per risolverlo. Sedici posti letto saranno proti entro Natale»

Migration

Anche il Comune prova a frenare l’emorragia di alloggi per studenti e lo fa mettendo sul piatto una serie di soluzioni disponibili sia nel breve che nel lungo termine, a partire dal potenziamento delle proposte all’interno del comparto R-Nord. L’accoglienza di ragazzi fuori sede è inoltre uno dei punti qualificanti del programma ‘Modena Città universitaria’ che il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha inserito tra le priorità degli Indirizzi di governo e ha condiviso con il nuovo rettore dell’Unimore, Carlo Adolfo Porro.

Contattato dal Carlino, il primo cittadino conferma l’introduzione di agevolazioni «nel Regolamento di edilizia convenzionata e agevolata per rendere più semplice e conveniente affittare agli studenti, ma stiamo intervenendo anche direttamente ristrutturando alloggi: in questi giorni una decina di ragazzi sono entrati nei primi sei disponibili all’R-Nord, si tratta di appartamenti arredati e attrezzati, mentre altri 16 posti letto saranno pronti entro Natale in altre dieci soluzioni sempre nell’area dove già è attivo lo studentato con 30 posti e nello stesso edificio che ospita il Fab Lab e il coworking Junto» (per chi fosse interessato a queste opportunità il riferimento per le informazioni è il sito della società di trasformazione urbana Cambiamo spa: www.cambiamo.modena.it). Inoltre - prosegue Muzzarelli - «nei primi mesi del 2020 avremo la disponibilità di 12 alloggi arredati di proprietà del Comune con una ventina di posti letto.

E poi ci saranno anche ulteriori otto appartamenti di Acer, sempre nel complesso R-Nord. Mentre in centro storico, a San Barnaba in via Carteria, con la Fondazione San Carlo stiamo approfondendo la possibilità di riqualificare e affittare un fabbricato di proprietà del Comune per una decina di posti».

Sul centro storico il progetto più impegnativo è però quello che riguarda lo studentato universitario da realizzare in via Bonacorsa 20, nell’edificio acquisito proprio per questo dal Demanio. L’intervento richiesto per il recupero e la riqualificazione dell’immobile di 1650 metri quadri come residenza studentesca (30-35 i posti letto previsti) è stimato in quattro milioni di euro con un finanziamento a carico del soggetto gestore della struttura e affidatario dell’immobile, da selezionare con procedura di evidenza pubblica, che avrà anche la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici per lo sviluppo della città universitaria.

«È un tassello del percorso di rigenerazione urbana – continua il sindaco – e in un’area del centro storico, vicina a sedi universitarie, vogliamo recuperare un edificio abbandonato per creare alloggi e servizi comuni come, per esempio, la sala lettura, la lavanderia, cucina, il wi fi gratuito. Infine - conclude Muzzarelli - verranno realizzate delle soluzioni per gli studenti anche nel nuovo comparto di Vaciglio».

Vincenzo Malara