"Posti letto a Baggiovara per immigrati regolari"

Confermato il progetto all’assemblea con i cittadini: "Un aiuto ai bisognosi"

Il percorso di partecipazione territoriale ‘Si parla di Modena’ ha fatto tappa a Baggiovara martedì sera per fare il punto sulla situazione e le prospettive della frazione, in un dialogo tra i cittadini e le istituzioni rappresentate dal sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, dall’assessora alle Pari opportunità, Roberta Pinelli e dall’assessora con delega ai Quartieri, Carmen Sagliano. In particolare, l’assemblea ha toccato i temi di sanità e sicurezza, già discussi nell’incontro precedente che ha avuto luogo l’11 dicembre scorso.

In primo luogo, durante la serata sono stati presentati ai cittadini i progetti approvati relativi alla realizzazione dell’Osco che, stando alle tabelle di marcia, sarà operativo entro la seconda metà del 2025, e dell’Hospice, per il quale i lavori inizieranno tra marzo e aprile e renderanno la struttura operativa a partire dalla seconda metà del 2026. Venendo al tema sicurezza, in seguito alle perplessità emerse tra i residenti durante la precedente assemblea, l’incontro di martedì è stato decisivo per rispondere alla questione relativa alla gestione dei migranti. A tal proposito, l’amministrazione ha presentato una serie di progetti di ampio respiro rivolti all’integrazione degli stranieri che vedranno Baggiovara protagonista con la realizzazione di una struttura di accoglienza per immigrati regolari che hanno un contratto di lavoro nelle aziende del territorio.

"Quando si parla di integrazione – spiega Muzzarelli – è importante pensare a un percorso a lungo termine durante il quale chi viene accolto ha diritto ad accoglienza, assistenza, formazione e inserimento lavorativo, ma deve rispettare doveri precisi. A dicembre – prosegue il sindaco – avevamo preso un impegno con i residenti e questa sera li incontriamo per mantenere la parola data. Presentiamo, infatti, un progetto che vuole valorizzare la scelta di Giancarlo Pivetti, che ha donato una struttura di sua proprietà all’hospice oncologico e, attraverso quello, tramite convenzione, a Porta Aperta. A partire da questa opportunità, grazie al contributo di alcuni imprenditori privati, abbiamo raccolto quasi tutti i 200.000 euro necessari all’investimento per realizzare i 25-26 posti letto della struttura, che saranno destinati a cittadini stranieri regolarmente impiegati nelle aziende della zona". L’idea progettuale si rivolge a uomini adulti regolari sul territorio, con un percorso di autonomia lavorativa già avviato, che vivono una condizione di disagio sociale perché privi di una soluzione abitativa. Possono essere incluse persone in uscita da CAS, SAI, Comunità di Minori Stranieri non accompagnati. "Quest’iniziativa– conclude Muzzarelli – vuole rispondere alle forti richieste di lavoratori che provengono dalle aziende della Provincia, privilegiando un modello di integrazione vero, che dia la possibilità, a chi vuole, di trovare un’occupazione stabile a Modena, senza essere costretto a dormire per strada".

Jacopo Gozzi