
Il capogruppo Dem Diego Lenzini commenta il voto bipartisan sul no ai 19 progetti del ’bando Muzzarelli’ "La mozione? Non serve per salvare la maggioranza, ma per regolare tempi e contenuti del prossimo avviso".
Modena, 27 settembre 2024 – Partito democratico in fermento in questi giorni dopo la bocciatura dei 19 progetti del ‘bando Muzzarelli’. Combattuto tra la necessità di sostenere una giunta che sull’urbanistica annuncia un cambio di passo sostanziale e "la preoccupazione delle ricadute di queste scelte per la città".
Diego Lenzini, capogruppo del Partito democratico, l’ha sorpresa il voto di una parte del centrodestra l’altra sera? Si intravede un asse Mezzetti-Fd’I.
"Siamo i primi a volere decisioni il più largamente condivise in Consiglio. Lo dimostrano le tante occasioni dove abbiamo cercato e a volte trovato la mediazione con tutto il centrodestra nella scorsa legislatura. Resta il fatto che Fd’I da una parte continua a dirsi contraria al Pug e al tempo stesso vota delibere per la sua attuazione. Se Mezzetti riuscirà a far loro cambiare idea sul Pug, saremo solo contenti".
In realtà hanno votato con voi perché ritengono che quelle delibere diano loro ragione.
"Fratelli d’Italia esulta vendendola come una smentita del passato non rendendosi conto che hanno votato a favore di un risultato figlio di un piano a cui hanno votato contro. Non lo dice il Pd, è scritto nella delibera che hanno votato. I progetti sono stati respinti sulla base della disciplina e le strategie contenute nel nuovo piano urbanistico votato dal Consiglio precedente".
E perché allora c’è stato bisogno di affiancare alle delibere come Partito democratico una mozione per evitare che qualcuno di voi votasse contro?
"La maggioranza di Modena non si spacca se manca una mozione. La mozione è servita a fare politica a fare quello che il consiglio comunale è preposto a fare: dare indirizzi politici alla giunta. La mozione ha proposto un modo per gestire meglio i tempi della manifestazione ed evitare di bloccare le imprese, ha posto il tema dell’emergenza abitativa o il tema dei centri di vicinato nella volontà di governare le proposte commerciali".
In ogni caso la bocciatura dei 19 progetti da parte della giunta Mezzetti vi preoccupa.
"Vorrei far presente che la bocciatura dei 19 progetti non è un motivo per festeggiare, non è una bella notizia. La bella notizia sarebbe stata 19 progetti perfettamente coerenti con la nuova visione di città che delinea il Pug. Purtroppo ‘allo stato progettuale presentato non trovano, una valutazione sufficientemente positiva’, non abbastanza, ma in alcuni casi non cosi lontano".
Intende che si possono recuperare?
"Ora la politica deve accompagnare queste (se le vorranno ripresentare) e le future proposte per farle arrivare a quell’obiettivo che i 19 hanno mancato nel primo avviso. Dobbiamo costruire un confronto aperto e costruttivo con imprenditori e professionisti per raggiungere una rigenerazione vantaggiosa per tutti".
Alcuni di voi esprimono perplessità sul percorso partecipato.
"È esattamente il contrario. Il percorso partecipato inserito prima del nuovo avviso sarà un elemento positivo, ma noi chiediamo che la partecipazione non finisca qua. Per cogliere i bisogni profondi sarà importante dare piena attuazione ai percorsi partecipati previsti nel nuovo regolamento edilizio: ogni singolo progetto sia caratterizzato da un confronto con i cittadini per integrarsi nel territorio in cui è inserito a partire da quelli tra i 19 che saranno recuperati".