
Montefiorino è il primo comune modenese a tagliare il traguardo della approvazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale). Questo strumento, adottato all’unanimità sabato scorso (11 le presenze) dal consiglio comunale, sostituisce e soppianterà da dopo la sua pubblicazione a giorni sul Bollettino della regione Emilia-Romagna l’attuale Piano regolatore generale (PRG), che risaliva al 1992. Sarà, quindi, immediatamente efficace. La sua adozione come per tutti i comuni della regione si era resa necessaria a seguito della approvazione della legge regionale 242017, uso e tutela del territorio. Con la sua approvazione vengono conformati ad esso il PSC (Piano Strutturale Comunale) e il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) adottati nel 2017. "Questo nuovo strumento urbanistico, redatto dagli architetti Ezio Righi e Claudio Fornaciari – ha spiegato il sindaco Maurizio Paladini – è stato elaborato in forma associata tra i comuni di Montefiorino, Palagano e Prignano SS. Un risultato importante per la valenza intercomunale del piano e per le sue ricadute socio economiche sul territorio, elaborato con un approccio condiviso dai tre comuni per consentire la gestione urbanistica di un territorio che ha caratteristiche morfologiche e socioeconomiche omogenee con la stessa filosofia e le stesse normative, valorizzando la tutela e il riuso del patrimonio edilizio esiste, dei beni culturali e paesaggistici, nel rispetto dell’ambiente e limitando il consumo di suolo al 3% del territorio urbanizzato come stabilito dalla legge". Esso rivede dunque la normativa in materia urbanistica che risaliva al 1992, semplificando le procedure e facilitando il rapporto tra l’amministrazione e i cittadini. Tante le novità. "Nel Pug – ci riassume i punti principali Paladini – il patrimonio edilizio di valore storico testimoniale è censito peculiarmente, liberando da qualsiasi vincolo gli altri fabbricati privi di qualsiasi valore, a differenza per esempio di ciò che accadeva con la delimitazione dei centri storici presenti nei vecchi strumenti. Lo sviluppo delle aziende agricole è strettamente collegato ai piani di sviluppo aziendale senza limiti di superficie fondiaria, purché nel rispetto delle distanze dai confini di proprietà fissata in 5 metri. Il territorio, inoltre, è stato sottoposto ad indagine sismica: è suddiviso in aree a rischio eo prive di rischio o con rischio moderato. I fabbricati esistenti obsoleti potranno essere demoliti e ricostruiti seguendo precisi criteri tipologici. I beni culturali e paesaggistici, classificati e delimitati, saranno altresì posti sotto tutela. E lo sviluppo economico dei territori sarà favorito, poiché le attività produttive non verranno soggette a indici di superficie, ma esclusivamente al rispetto delle distanze dai confini di proprietà".
Per il comune di Montefiorino, e sarà così anche per gli altri limitrofi, sarà una sorta di rivoluzione pacifica, attraverso la quale si spera di frenare l’esodo della popolazione e facilitarne gli insediamenti.
Alberto Greco