Montefiorino (Modena), 29 novembre 2024 – Camminava per ore parlando al suo ‘confidente’ più fidato: il telefonino. Nessuno sa se e poco importa se dall’altra parte ci fosse davvero qualcuno o se Daniela, in realtà, parlasse a se stessa dopo essersi sentita abbandonata dal mondo.
Negli ultimi tempi usciva con addosso abiti sempre più succinti. Si trascurava – dicono tutti – e non accettava l’aiuto di nessuno. Si lavava nella fontana del paese e, ogni tanto, vedeva quell’amico molto più grande di lei, residente a Fanano. Altre volte, però, frequentava anche altri ‘amici’, che le acquistavano vestiti o la portavano a cena fuori.
Ieri, all’arrivo dei giornalisti in paese, in tanti si sono chiesti come mai, sapendo che lei, Daniela, era così fragile, nessuno abbia fatto nulla per salvarla. Sono in corso proprio questa mattina le ricerche, su tutto il territorio di Montefiorino per trovare Daniela Ruggi, la 31enne sparita nel nulla, lo scorso 18 settembre, dalla sua abitazione di Vitriola. In campo i carabinieri, la protezione civile e i vigili del fuoco. Come noto la procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di sequestro di persona – atto dovuto per poter indagare a 360 gradi ma c’è chi teme che Daniela possa essere stata uccisa.
“Qualcuno può essersi approfittato di lei – affermano i cittadini di Vitriola che conoscono la giovane da che era piccola. Daniela, insieme ai genitori, al fratello e alla sorella, infatti, erano cresciuti proprio nella frazione di Montefiorino. Alla morte del padre, 20 anni fa, la famiglia si era trasferita a Prignano, dove ad oggi vive. La 31enne, invece, aveva preferito allontanarsi dai familiari e vivere da sola nella vecchia casa di Vitriola. Un’abitazione in pessime condizioni igieniche, priva di allacciamenti e con il tetto rotto. Di lei si occupavano – quando la giovane accettava il loro aiuto – proprio i cittadini della frazione ma, a quanto pare, ultimamente Daniela era sempre più schiva e sfuggente. Il 18 settembre, dopo un colloquio in casa con il Csm, era stata trasportata all’ospedale di Sassuolo a seguito di un malore. Dimessa, era stata trasportata poi in ambulanza nuovamente a casa, a Vitriola. Da quel momento di lei si è persa ogni traccia così come del suo ‘fedele amico’, il telefonino di cui si sarebbe perso da subito il segnale.
“La conosco da tanti anni, eravamo insieme alle elementari e alle medie – sottolinea il barista del paese, Luca Galvani – è sempre stata abbastanza timida ma è una ragazza normalissima, senza alcun tipo di problema. L’ho vista i primi di settembre, mentre andava a gettare il pattume. La vedevo sempre a piedi, che parlava da sola”.
Dopo il sopralluogo dei carabinieri nell’abitazione della 31enne sono stati apposti i sigilli. La vicina di casa, titolare del bar centrale di Montefiorino, Coriani non nasconde la preoccupazione.
“Vivo nella stessa borgata, la vedevo ogni giorno. Non ricordo quando è stata l’ultima volta, sicuramente a metà settembre. Le dicevo: ciao Dany e lei mi salutava con qualche sorriso”. Pare che la condizione di Daniela, dopo il Covid, fosse peggiorata.
“Prima del Covid veniva qua a mangiare e dormire – ha spiegato Gisella, della casa della carità. Aveva forse qualche problemi a livello cognitivo ma con lei si parlava; aiutava il sindaco a far salire e scendere i bambini dal pulmino della scuola”. “Una ragazza molto sola, girava sempre in strada, con il telefonino in mano ma non so se parlasse o meno con qualcuno”.