GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Rifiuti, cittadini disorientati: "Troppe incertezze sul futuro, rischio impennata di abbandoni"

Nella sede dell’associazione dei consumatori U.Di.Con arriva una decina di segnalazioni al giorno "Non riusciamo a dare informazioni rassicuranti, il Comune deve decidere una linea chiara".

La presidente di U.Di.Con Debora Ferrari racconta che "ogni giorno abbiamo almeno una decina di richieste di chiarimento"

La presidente di U.Di.Con Debora Ferrari racconta che "ogni giorno abbiamo almeno una decina di richieste di chiarimento"

Modena, 19 gennaio 2025 – "La doppia incertezza sulla trasformazione del sistema di raccolta e sull’introduzione della tariffa puntuale sta ingenerando molta confusione nei cittadini: il rischio è che possano aumentare gli abbandoni, come mi pare stia già avvenendo". Le associazioni dei consumatori sono in prima linea in queste settimane nel fronteggiare le richieste di informazioni dei cittadini. La presidente di U.Di.Con Debora Ferrari racconta che "ogni giorno abbiamo almeno una decina di richieste di chiarimento".

Ferrari, cosa vi dicono i cittadini? "Tutti sapevano che nel 2025 sarebbe partita la tariffa puntuale. Il problema è che l’avvio è coinciso con un’altra grossa novità su cui il sindaco ha praticamente vinto le elezioni: l’annuncio della trasformazione del sistema di raccolta, di cui però al momento non si sa nulla. Una doppia incertezza che sta mandando in tilt le famiglie: ora oltre ai sacchi di plastica e carta i cittadini sono invitati a tenersi in casa anche l’indifferenziato per timore di fare troppi conferimenti".

Dove è l’inghippo secondo lei? "Bisogna verificare se la legge consente di posticipare l’introduzione della tariffa puntuale e concentrarsi sul cambio di sistema di raccolta. Anche su quel fronte la confusione è notevole, non si capisce bene in che direzione si stia andando".

Si parla di ritorno a bidoncini e cassonetti seppure intelligenti, apribili con la carta smeraldo. "Per ora rimangono i sacchi a terra. Nell’ultima fase della raccolta con i sacchi c’erano stati dei miglioramenti: noi come Udicon avevamo chiesto per esempio la raccolta di primo mattino, cosa che è stata fatta, avevamo anche chiesto un numero maggiore di ritiri. Ma in ogni caso la situazione ci sembrava stesse migliorando. Ora invece si parla di ritorno ai cassonetti, ma non si dice in che termini e quando".

Preferisce rimanere con i sacchi a terra? "No, anzi io mi ero presa degli insulti perché sostenevo la necessità di spingerci ancora oltre, al porta a porta integrale, anche per organico e vetro. L’importante è avere una linea chiara che si ponga come obiettivo il miglioramento della raccolta: in questo momento invece si percepisce solo una comunicazione frettolosa".

Si riferisce alla lettera inviata alle famiglie? "Quella vicenda è sconcertante: valgono poco i distinguo una volta che alle famiglie arriva una lettera dal Comune con indicazioni e numeri. Pure la sperimentazione nel 2025 non so quanto sia stata recepita. È mancata una massiccia campagna di comunicazione per abituare i cittadini al cambio dei conferimenti".

E così lei teme un aumento degli abbandoni. "Ho la percezione che stia già avvenendo. I cittadini temono di pagare di più e tendono a lasciare i sacchi vicino ai cassonetti. E noi non siamo in grado di dare informazioni rassicuranti. In più occorre fare attenzione a un altro rischio".

Quale? "La qualità della raccolta differenziata. I cittadini dovrebbero capire che se cresce la qualità della raccolta il Comune ha degli introiti economici a vantaggio di tutta la comunità. Fino ad oggi Modena non li ha avuti perché ci siamo comportati male. Negli ultimi due anni la situazione è migliorata e potremo beneficiare di risorse, ma se non manteniamo questi standard rischiamo di riperdere gli introiti".