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Modena, 31 maggio 2017 - «L’assunzione di scopolamina può produrre effetti devastanti perché parliamo di un farmaco semi sintetico, che dà conseguenze simili a quelli dei famosi funghi allucinogeni. Non è usato spesso in sanità anzi, essendo un farmaco psico attivo il suo impiego è stato molto ridimensionato. Ma c’è un mercato nero a cui si rivolgono i giovani per reperire i farmaci allucinogeni, così come ci sono sempre più studenti che fumano eroina senza capire che i danni provocati al cervello sono permanenti». Ad analizzare il comportamento dei 30enni che, durante un party privato a Castelnuovo, hanno sniffato scopolaminafinendo in terapia intensiva, è il dottor Fulvio Fantozzi, specializzato in medicina delle dipendenze e già primario dei Sert di Carpi e Mirandola.
Intanto si apprende che dei tre ragazzi ricoverati dopo la festa, uno è stato dimesso mentre gli altri due sono usciti ieri dalla terapia intensiva: restano ricoverati al Policlinico e a Baggiovara in prognosi riservata. Sul caso sta indagando la sezione Narcotici della squadra mobile di Modena: la scopolamina non è inserita nella tabella degli stupefacenti quindi la polziia sta cercando di capire come muoversi. Saranno interrogati i presenti alla festa e anche i ragazzi ricoverati per capire dove abbiano reperito la sostanza.
Per Fantozzi potrebbero averla comprata da ‘spacciatori’ di fiducia, che allo stesso tempo vendono ketamina o ecstasy. «Sniffato è in grado di dare forti allucinazioni anche se spesso viene ingoiato. Nonostante l’abuso di farmaci psico attivi sia in aumento purtroppo tra i giovani, è la prima volta che mi capita di sentir parlare di assunzione di scopolamina, che viene usata solitamente in anestesia e oculistica per dilatare, ad esempio, la pupilla. Il professionista chiede poi di non ‘divagare’ su nomi inappropriati. «Nessuno parla di droga del diavolo, in realtà. E’ bene dare informazioni corrette. Quello che posso dire con certezza è che l’utilizzo della scopolamina in acuto produce danni importanti e può essere fonte di incidenti, alterando la percezione del soggetto, così come un utilizzo ripetuto può portare a danni celebrali permanenti. Oggi non si conoscono consumatori abituali di quel prodotto. Il danno organico nel tempo è tutto da valutare ma può essere paragonato a quello dell’Lsd che ha causato tantissimi morti». Fantozzi pone all’attenzione il consumo comunque di farmaci da ‘sballo’ tra i giovanissimi e gli studenti. «Ho diversi ragazzi in cura che descrivono il pericoloso fenomeno: i farmaci, anche ipertensivi, vengono polverizzati e frantumati per poi essere inalati. In particolare farmaci psicoattivi come benzodiazepine, ma anche sostitutivi del metadone. L’utilizzo è diffuso tra persone con psicosi croniche ma i nostri pazienti, che sono soprattutto giovani, ci raccontano da tempo di questa moda dilagante che prevede l’assunzione di droghe per via nasale, prime tra tutte le benzodiazepine o la ketamina».