«Smontavano un volante in due minuti»

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C’ERA il facchino-meccanico che, in meno di due minuti, smontava i volanti. Sempre al suo fianco la fidanzata barista, che caricava la refurtiva in auto. Insieme, poi, consegnavano i preziosi oggetti a due insospettabili ricettatori: un infermiere di Baggiovara e un ispettore sanitario, tecnico veterinario di Reggio Emilia che si occupavano di piazzarli sul mercato. Gli uomini della squadra mobile di Salvatore Blasco sono riusciti a sgominare la banda di ladri professionisti, una coppia di moldavi, un ucraino ed un reggiano che, durante la notte, smontavano i volanti di auto di lusso, in particolare Bmw e del valore di circa 2500 euro per poi venderli on line. Nove i colpi accertati dagli investigatori che hanno dato il via all’indagine - durata da gennaio ad aprile - dopo la valutazione iniziale di circa 50 denunce dello stesso tipo di furto negli ultimi 2 anni. Ad incastrare la banda è stata un’impronta lasciata per errore dal moldavo, 23 anni, all’interno delle vetture depredate. I delinquenti, infatti, fino a gennaio non avevano sbagliato una mossa mentre, in due occasioni, hanno lasciato quella traccia che certo non è sfuggita ai poliziotti della scientifica. Da qui gli uomini della mobile, attraverso pedinamenti e servizi di osservazione, sono riusciti ad incastare l’intera banda: il boss, la fidanzata, una moldava di 21 anni ma con un ruolo di rilievo nell’organizzazione, finiti entrambi in carcere, il tecnico veterinario di Reggio, ricettatore esperto, 44 anni che risulta indagato e infine l’infermiere ucraino, 22, residente a Nonantola ora ai domiciliari. A coordinare le indagini il pm Amara. Le ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Romito, sono state eseguite all’alba di ieri: il gruppo deve rispondere di furto aggravato e ricettazione. Indagato anche un quinto componente della banda, un altro moldavo che avrebbe preso parte ad almeno un colpo e sul quale sono in corso accertamenti. La gang agiva in maniera strutturata; ogni componente aveva un ruolo: il moldavo era il ‘meccanico’: smontava a velocità della luce i volanti dalle vetture dopo aver infranto il finestrino. La fidanzata lo accompagnava ad ogni colpo e sistemava la merce sull’auto della coppia, ovviamente una Bmw. Le preziose componenti finivano poi in mano ai ricettatori, in particolare nell’abitazione del reggiano dove gli inquirenti hanno trovato buona parte della refurtiva tra volanti, appunto, satellitari e altro materiale. I ricettatori si occupavano di piazzare la merce sui social network e siti specializzati nelle compravendite online a metà del reale prezzo di mercato. A casa del reggiano sono spuntati infatti 110mila euro in contanti. Dalle intercettazioni è emerso come la fidanzata del moldavo fosse piuttosto esigente e ‘viziata’ e organizzasse colpi ad hoc per poter ricevere regali. «Vorrei un animale esotico, me lo regali»; chiede la giovane al compagno. «Certo, stasera rubiamo due volanti», risponde lui. In un’altra occasione il facchino si appropria anche di uno dei pacchi arrivati nell’azienda di import export per cui lavorava, colmo di cosmetici, per ‘sorprendere’ la fidanzata.