"Studi fotografici, tutelare il lavoro dei professionisti"

L'analisi dell'ufficio studi Lapam Confartigianato mostra un calo delle imprese fotografiche nel territorio modenese. La tecnologia ha contribuito a penalizzare il settore, ma la professionalità dei fotografi è ancora fondamentale per immortalare momenti unici.

"Studi fotografici,  tutelare il lavoro dei professionisti"

"Studi fotografici, tutelare il lavoro dei professionisti"

"La fotografia è arte e come tale va valorizzata e tutelata. Il fotografo sa cogliere attimi e momenti per rendere unici gli eventi più importanti della propria vita. E per quanto i nuovi strumenti tecnologici permettano a ognuno di scattare foto di qualità, la professione del fotografo sarà sempre una materia esclusiva e non per tutti". Paolo Seghedoni, presidente della categoria Comunicazione di Lapam Confartigianato, all’interno della quale rientrano anche gli studi e i laboratori fotografici, rimarca l’importanza di dare valore al saper fare di professionisti esperti come i fotografi, capaci di raccogliere in immagini emozioni ed esperienze. Per ribadire l’importanza di queste figure professionali, l’ufficio studi Lapam Confartigianato ha effettuato un’analisi sulle imprese fotografiche operanti nel territorio modenese. Al 30 settembre 2023 si contano 171 imprese modenesi attive nelle imprese fotografiche. Prevalentemente si tratta di aziende che effettuano attività di riprese fotografiche. Delle 171 imprese complessive, 129 (ossia il 75,4%) sono attività artigiane. Se si confrontano i dati attuali con quelli relativi allo stesso periodo di 10 anni fa, grazie all’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato si può notare come si sia assistito a un calo delle imprese operanti nel territorio di Modena e provincia. Secondo l’indagine sono 35 unità in meno le attività presenti nell’area, pari a un -17% rispetto al quanto si registrava al 30 settembre del 2013. Un calo più marcato per quanto riguarda le imprese artigiane del settore: al 30 settembre del 2023, le attività artigiane sono 44 in meno rispetto al 30 settembre 2013 (una diminuzione pari al 25,4%). "Certamente lo sviluppo tecnologico e la possibilità di scattare foto con i propri smartphone di qualità elevata hanno contribuito a penalizzare il settore e a fare in modo che si riscontrassero questi dati – conclude il presidente Seghedoni –. Ma non dobbiamo mai dimenticare, come sottolineavo in precedenza, l’importanza di avere figure professionali specializzate che sappiano rispondere a delle nostre precise esigenze. Dagli eventi che caratterizzano le nostre vite, penso per esempio ai matrimoni, ma anche per i documenti di identità: farsi scattare queste foto da professionisti permette di trovare la soluzione migliore per le proprie necessità. Un servizio che una semplice macchinetta per le foto tessera o un fotografo non professionista non sono in grado di rendere al meglio".