Ieri pomeriggio Savignano si è fermata per dare l’ultimo saluto a Erio Linari, l’imprenditore e politico locale (per cinque anni è stato anche vicesindaco) venuto a mancare martedì all’età di 74 anni.
A onorare la memoria del defunto tanti amici, colleghi, rappresentanti di associazioni di categoria, clienti (è stato fondatore della macelleria Bottega delle Carni), ma anche avversari politici, a testimonianza ulteriore della cifra dell’uomo, sempre di parte (la Lega era il suo storico partito), ma anche sempre pronto al dialogo garbato, anziché allo scontro aperto.
Presenti ai massimi livelli le istituzioni, con il sindaco Enrico Tagliavini, il presidente dell’Unione Terre di Castelli, Iacopo Lagazzi, e il vicesindaco Davide Pisciotta.
Un grande applauso delle centinaia di persone intervenute ha accolto il feretro quando è entrato in chiesa, un applauso subito rivolto, su invito di don Luciano Venturi, anche alla vedova Rita: proprio lei, assieme a Erio, aveva condiviso il dolore che era piombato sulla loro famiglia, con la prematura scomparsa delle loro due uniche figlie, Anna (nel 2015) ed Elisa (nel 2023).
Ricordando Linari, don Luciano ha rimarcato la sua "onestà, sincerità e bontà", in una vita "piena di tanti momenti e passioni, dove ha incontrato il dolore della morte delle due figlie".
Toccante e di nuovo a lungo applaudita la testimonianza dell’ex-sindaco Germano Caroli, che di Linari ha sottolineato la "non comune capacità di relazione con le altre persone", il lavoro in politica, la "sorniona diplomazia grazie alla quale veniva rispettato da chiunque", e la partecipazione sempre molto concreta a tanti eventi della comunità locale.
A nome dei suoi dipendenti della Bottega delle Carni, Stefano, rivolgendosi sempre rispettosamente con il "lei" al defunto, ha ricordato l’insegnamento "non solo professionale ma umano" e ha aggiunto: "La Bottega proseguirà la sua vita in suo nome e in suo onore. Trovi la pace. Vegli su Rita, noi e i suoi figli adottivi".
m.ped.