Una scommessa persa due volte, scelta inevitabile

L'esonero dell'allenatore Bianco al Modena FC è un segnale di fallimento evidente, con la squadra in crisi e la delusione dei tifosi. La decisione era inevitabile, con responsabilità condivise da tutti. Resta la speranza di poter rimediare alla situazione critica.

Quando si arriva alla radicale misura di comunicare ad un allenatore che deve raccogliere le sue cose e abbandonare spogliatoio e panchina, parliamoci chiaramente, si è sempre di fronte ad un fallimento. La scommessa è stata persa. Doppiamente, se si pensa che Bianco non ha potuto nemmeno terminare la stagione. Eppure, una decina di giorni fa Carlo Rivetti definiva la posizione del tecnico "solidissima", ma il temporale sta diventando un terremoto e la scossa si è sentita tutta. Per la prima volta gli stessi Rivetti si sono trovati di fronte ad una scelta inevitabile, l’alchimia tra le componenti ambientali (allenatore, squadra e tifoseria) sono venute a mancare e andare avanti così era impossibile. Il "Bianco vattene" arrivato dagli spalti aveva un obiettivo ma non poteva non colpire anche chi ha costruito il progetto in estate. Perché se è vero che Bianco ha sbagliato più di una cosa (nel voler imporre idee al di sopra del reale valore della rosa, prima di tutto), è altrettanto vero che si cucina sempre con quel che si trova in frigorifero. Le colpe sono di tutti. Il Modena è nel mezzo di un terremoto, non più di una temporale. Fallire fa parte della vita, anche se i sentori c’erano tutti da tempo. Cosa sperare? Che si sia in tempo per rimediare.

Alessandro Troncone