
Lo scorso febbraio vari Comuni dell’Appennino insorsero contro l’aumento della quota Imu che deve essere versata annualmente ad un...
Lo scorso febbraio vari Comuni dell’Appennino insorsero contro l’aumento della quota Imu che deve essere versata annualmente ad un Fondo di Solidarietà nazionale: ben 4 milioni e 200mila euro per i soli enti della zona del Cimone. Per Maurizio Cadegiani, ex sindaco di Montecreto e ora capogruppo di minoranza, si tratta di "somme che penalizzano i bilanci dei Comuni che sono stati ’virtuosi’ nelle spese a favore di quelli più spreconi. Si pensi al pagamento di 1 milione e 77mila da Sestola, 687mila euro da Fiumalbo, 279mila da Montecreto, 639mila da Pievepelago, 355mila da Lama Mocogno ecc. visto che più o meno tutti i Comuni Montani lasciano nel fondo ingenti somme". Cadegiani non si limitò ad evidenziare il problema ma agì con apposite relazioni; e nei giorni scorsi si sono avuti risultati incoraggianti: La Camera dei Deputati ha infatti adottato un Ordine del Giorno (collegato all’esaminando DDL Montagna) col quale il Governo si impegna a valutare l’opportunità di temperare la rigidità dei meccanismi perequativi del Fondo di Solidarietà.
L’ordine del giorno, sottoscritto dagli On. Bordonali, Comaroli, Barabotti, Cattoi e Ottaviani, puntando il dito sul meccanismo perequativo "che può raggiungere - così si legge- gli scopi perseguiti solo ove si tenga conto della specificità dei comuni montani, nelle zone di confine e nelle aree con particolari indici di spopolamento, invecchiamento e rarefazione abitativa. Da qui nasce l’esigenza di un intervento correttivo delle distorsioni derivanti dall’applicazione dei citati criteri, nei comuni montani la cui economia è prevalentemente orientata verso il turismo bianco e caratterizzati da una notevole presenza di seconde case".
"In definitiva -afferma Cadegiani- per la prima volta il Governo si impegna a rivalutare i meccanismi Imu nei Comuni sul cui territorio insistano impianti di risalita o piste da fondo, che attualmente rappresentano uno dei pochi volani di crescita economica. Vogliamo sgravi economici da reinvestire sul territorio, tenuto conto che i soli comuni di Fanano, Sestola, Montecreto, Lama Mocogno, Riolunato, Pievepelago e Fiumalbo lasciano al fondo poco più di 4.200.000 € all’anno". Gli fa eco Marchetti, segretario della sezione Lega dell’Appennino Modenese: "la soddisfazione per questo grande risultato è aggiunta a quella non di minor rilievo per una squadra coesa ed attenta alle esigenze di tutto il territorio montano. Avanti così: monitoreremo e attenzioneremo ogni ulteriore passaggio istituzionale su questo argomento".
g.p.