
Roberto Rinaldi, segretario organizzativo regionale e coordinatore Uil di Modena
Dalla sicurezza all’emergenza abitativa, dai giovani agli anziani. È un intervento a 360° quello di Roberto Rinaldi, segretario organizzativo regionale, coordinatore Modena e Reggio Emilia della Uil, sindacato Unione Italiana del Lavoro.
Come valuta la situazione sulla sicurezza?
"Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo su tutto il territorio modenese. Crescono gli atti di microcriminalità e, dagli studi della Cgia di Mestre, Modena risulta essere ancora una delle realtà del centro-nord con infiltrazioni malavitose anche nel mondo del lavoro. Purtroppo, c’è anche un’insofferenza giovanile che sfocia in fenomeni come quello della baby gang che devono essere affrontati con azioni concrete, sia educative che repressive. Occorre offrire maggiori prospettive ai giovani, sicuramente il lavoro deve ritornare ad essere un ascensore sociale sul quale puntare".
Parliamo di lavoro. Quali settori sono in maggiori difficoltà?
"Lavoro povero, sicurezza sul lavoro, precarietà ed incertezze industriali, sono delle spade di Damocle. Il settore meccanico, artigiano, della moda e ceramico stanno vivendo un momento molto difficile, come dimostra l’elevato numero di ore della cassa integrazione. Stiamo lavorando a stretto contatto con le Istituzioni per rilanciare Modena e per renderla attrattiva, con un welfare di comunità sia nel pubblico che privato con interventi mirati. Bisogna che anche le Associazioni datoriali si attivino, passando dalle parole ai fatti. Chiediamo di riformare il lavoro, rendendolo di qualità con salari adeguati sul primo e secondo livello di contrattazione e competitività accompagnata ad un alto livello di formazione".
Giovani ed emergenza abitativa: come uscirne?
"Abbiamo proposto alla Giunta di Modena, e anche alle realtà provinciali, di studiare e applicare il modello Barcellona, e avanzato richieste in sede regionale per avviare un percorso di Legge regionale. Le associazioni dei proprietari immobiliari devono fare di più per calmierare i costi, ovviamente a fronte di certezze legali, anche per scoraggiare la tendenza agli affitti turistici rispetto a quelli residenziali e favorire la formula del canone concordato per studenti e lavoratori. Con i gruppi imprenditoriali invece è indispensabile avviare, in sede di contrattazione aziendale, una discussione su incentivi economici da riconoscere alle lavoratrici ed i lavoratori, per gli affitti".
Intanto è partita la nuova modalità di raccolta dei rifiuti.
"Modena sta vivendo lo stesso percorso di Bologna. Il ritorno ai cassonetti, in alcune aree, è una scelta di buon senso per ovviare a problemi oggettivi. La tariffazione puntuale dovrà essere migliorativa affinché gli utenti paghino realmente rispetto a quanto producono. Confidiamo in un periodo sperimentale ampio accompagnato da un’informazione adeguata".
Anziani: come aiutare la popolazione che invecchia?
"Servono più fondi per la non autosufficienza; con la Regione è attiva una discussione tematica che si tradurrà in una presa di posizione forte anche a livello territoriale. Occorre garantire il più possibile domiciliarità, sia sanitaria che di assistenza alla persona".