Relais Desserts, Padova capitale mondiale dell'alta pasticceria: 85 chef in gara

Da oggi e fino al 18 maggio, i pasticceri più blasonati al mondo a confronto. A Palazzo della Ragione, è in programma "Goûter des chefs": 10 monumentali buffet di arte dolciaria

I pasticceri Relais Desserts

I pasticceri Relais Desserts

Padova, 15 maggio 2022 – I più importanti pasticceri del mondo riunti a Padova: dopo 14 anni, tornano tra le mura patavine i Relais Desserts, gli 85 più blasonati maestri d'arte dolciaria. Da oggi e fino al 18 maggio, per quattro giornate la città diventa Capitale mondiale dell’alta pasticceria, con 85 blasonati chef a confronto in una kermesse

Patron dell'iniziativa il maestro padovano Luigi Biasetto. “Dopo 14 anni – spiega – tornano nel nostro Paese i Relais Desserts, gli 85 maestri pasticceri più blasonati al mondo, che si confronteranno su alcune tematiche d'attualità e sulle tendenze legate alla più dolce tra le arti bianche”.

Goûter des chefs

Oggi, al Palazzo della Ragione, iconico edificio della città, inserito tra i siti Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco, è in programma il “Goûter des chefs”, un momento di confronto tra tutti i partecipanti, chiamati ad allestire composizioni suddivise in 10 buffet monumentali ed incentrate sul tema “Erbe e Frutta”, in onore delle due piazze cittadine, rispettivamente Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, fulcro del centro commerciale cittadino. La composizione dei 10 buffet sarà affidata ad altrettante squadre.

La squadra italiana

Gli 85 pasticceri, infatti, saranno suddivisi in 10 team, organizzati in base alle aree geografiche di provenienza dei partecipanti. Ogni gruppo potrà così declinare il proprio buffet, omaggiando le differenti territorialità e celebrando le rispettive tradizioni. La squadra italiana sarà l'unica a competere in rappresentanza di una sola nazione, in forza della presenza del bresciano Iginio Massari, del maestro padovano Luigi Biasetto, di Andreas Acherer di Brunico, del piemontese Fabrizio Galla, di Luca Mannori di Prato e di Roberto Rinaldini di Rimini.