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Legato Albani, un consigliere incompatibile

Nomine e opportunità. Egidio Cecchini della Confcommercio di Urbino chiede lumi e solleva la possibilità di incompatibilità con la nomina...

Nomine e opportunità. Egidio Cecchini della Confcommercio di Urbino chiede lumi e solleva la possibilità di incompatibilità con la nomina di Giorgio Staccioli come consigliere del Legato Albani. Staccioli gestisce un bar ed è stato eletto come consigliere di minoranza a dicembre.

"Ho appreso con stupore della nomina a consigliere di Amministrazione del Legato Albani di Giorgio Staccioli, che è anche affittuario dello stesso Legato con attività di pubblico esercizio. Staccioli si trova in questo modo nella singolare condizione di essere contemporaneamente sia amministratore che amministrato dello stesso ente. E non solo – prosegue Cecchini –. Numerosi altri pubblici esercizi sono affittuari del Legato Albani. Per cui Staccioli si trova anche nella singolare condizione di poter avere la possibilità di influire sulle decisioni del Legato Albani in merito ai contratti di locazione, ai canoni di affitto, alle richieste di dilazione di pagamento e su qualsivoglia altra richiesta di imprese che sono sue dirette concorrenti. Inoltre si trova ora nella ulteriore singolare condizione di poter avere la possibilità di influire sulle decisioni in merito alle modalità e ai contenuti di gare e appalti per l’assegnazione di locali del Legato Albani, cui potrebbero partecipare pubblici esercizi suoi concorrenti. Va tenuto inoltre in conto che il Consiglio del Legato Albani è composto da un numero molto limitato di componenti, appena 5 membri compreso il presidente, e in questa situazione un voto può essere decisivo in tante occasioni. Mi pare ci sia abbastanza per giudicare questa nomina evidentemente inopportuna e chiedere pertanto a Giorgio Staccioli di rassegnare le sue dimissioni prima che il nuovo Consiglio di Amministrazione del Legato Albani diventi operativo", conclude Egidio Cecchini di Confcommercio Urbino.