
Il pesarese che battè Djokovic ha resistito solo un set con il numero uno. Anche la zia a sostenerlo: "Certo, è mio nipote, e sono tesa per lui". Il vicepresidente del circolo: "Comunque contenti, ha fatto vedere bei colpi".
"Sono contento per me e per il tennis italiano ma mi dispiace per Luca Nardi, abbiamo messo da parte il nostro rapporto solo per un paio d’ore". La frase che il numero 1 del tennis mondiale, Jannik Sinner, ha dedicato al talento pesarese nella conferenza stampa seguita al match, è già di per sé un fatto di cui andare fieri. Così come lo erano alla fine i soci del Tennis Club Baratoff, il circolo dove Luca è cresciuto e dove torna spesso. Ha retto il primo set, Nardi, terminato 6-4, è calato nel secondo (finito 6-3), ha mollato mentalmente nell’ultimo, che il ‘rosso’ si è aggiudicato 6-0.
Ma per gli appassionati pesaresi, quella di Nardi sull’erba di Wimbledon è stata una sconfitta ricca di dignità. "Noi siamo comunque contenti – dice il vice presidente del circolo, Giorgio Ferri – si è parlato di lui per due ore, ha fatto vedere dei bei colpi, dobbiamo essere orgogliosi di Luca". Prima della partita c’era chi sperava di vedere un Fognini-bis, ispirandosi al grandioso match che il talentuoso 38enne italiano aveva sfoderato il giorno prima contro un big come Alcaraz: "Luca lo abbiamo visto crescere, quindi l’emozione di ammirarlo giocare in certi contesti c’è sempre – ammette Francesco -. Purtroppo l’erba non è la sua superficie, lui preferisce il veloce. Penso che vincerà facile Sinner, ma non certo tenendo Nardi a zero: i due si sono allenati spesso insieme e quindi Luca lo conosce bene, sia nei pregi che nei, pochi, difetti che ha". Sergio Acciaioli era super carico prima della gara, ma non se l’è sentita di seguirla in compagnia: "Vado a casa perché certe partite preferisco vederle da solo. La vittoria? Impossibile – aveva detto prima dell’incontro – ma sono sicuro che Luca ci metterà la grinta giusta e farà bella figura, l’ho visto allenarsi qui pochi giorni fa, ha messo su il fisico". E c’è chi sottolinea altri aspetti, come Attilio Costa: "Siamo orgogliosi a prescindere, Luca è un ragazzo educato e genuino, tecnicamente pronto, forse caratterialmente ancora non del tutto".
In mezzo al pubblico si mescola la zia di Luca, sorella della mamma: "Sono tesa, certo – ammette -, è mio nipote quindi c’è un aspetto affettivo. In genere coi più forti dà il meglio, ricordiamo tutti cos’ha combinato contro Djokovic e anche con Tsitsipas non aveva sfigurato". Alla fine sono tutti comunque contenti: molta più gente dopo questo match sa chi è Luca Nardi.