"Il patrigno ci tocca". Poi le gemelline ritrattano e azzerano le accuse

Intanto l’uomo, un 44enne, era finito sotto inchiesta. Ieri il colpo di scena: "Abbiamo mentito perchè non volevamo stesse con la mamma"

Hanno prima accusato il patrigno poi hanno ritrattato, ma la versione delle due gemelline non convince la Procura

Hanno prima accusato il patrigno poi hanno ritrattato, ma la versione delle due gemelline non convince la Procura

Pesaro, 27 maggio 2023 – Hanno accusato il patrigno di violenza sessuale, ma ieri hanno ritrattato tutto, dicendo di aver mentito perché volevano che la mamma lo lasciasse. Un ripensamento che però non sembra aver convinto del tutto la procura. Colpo di scena ieri mattina in aula nel corso dell’incidente probatorio in cui le vittime dei presunti abusi, due gemelline si sono trovate davanti al giudice per raccontare la loro versione. Ma invece di confermare quello che avevano già denunciato, hanno fatto marcia indietro. E ora sono loro a rischiare di finire nei guai. I fatti risalirebbero a tre anni fa, quando le due sorelle avevano 16 anni. Secondo le accuse riportate in querela (accuse molto precise e circostanziate), il patrigno, un 44enne, avrebbe rivolto le sue attenzioni sessuali verso le ragazzine, con baci, sfioramenti, fino a palpeggiamenti nelle parti intime. In un’occasione, avrebbe allungato le mani verso una gemella nel corridoio della casa ma lei era riuscita a scansarsi. Un’altra volta l’aveva invece invitata a seguirlo nella stanza da letto, l’aveva fatta sdraiare accanto a lui e poi l’avrebbe toccata. Stesse avances anche con l’altra gemella. La quale aveva riferito di essere stata baciata in bocca dal patrigno, nonostante lei gli avesse fatto capire chiaramente che non voleva, e di essere stata palpeggiata sul seno nudo e sul pube. Il 44enne le avrebbe infilato la mano dentro i pantaloni ma poi la minore si era alzata dal letto riuscendo a liberarsi. Per mesi, anzi anni, le gemelle si sarebbero tenute dentro quel segreto. A marzo di quest’anno però decidono di togliersi quel peso dal cuore e di raccontare quello che avrebbero subito.

Si rivolgono alle forze dell’ordine e i dettagli degli abusi finiscono nero su bianco negli atti di indagine. Il patrigno viene accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle presunte vittime e dal fatto di aver approfittato del legame affettivo con la loro madre. Ieri, le ragazzine, oggi maggiorenni, avrebbero dovuto confermare le accuse in incidente probatorio, cristallizzando così la prova. Ma hanno azzerato tutto dichiarando di aver mentito. "Perché non volevamo che la mamma stesse con lui". La ritrattazione sarebbe stata più volte lacunosa e contraddittoria con la prima versione. Si sospetta che possano essere state in qualche modo plagiate. La procura continua le indagini per fare chiarezza. Il patrigno, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli, nega le accuse.