ELISABETTA ROSSI
Cronaca

"Prostitute all’hotel Elvezia", le ospiti insorgono: "Quereliamo"

L’accusa è nella petizione che i residenti hanno inviato al Comune. Ma le lavoratrici e le clienti non ci stanno

pesaro, Andrea Verde, davanti l'hotel Elvezia,

pesaro, Andrea Verde, davanti l'hotel Elvezia,

Pesaro, 26 agosto 2023 – Il caso dell’Elvezia sulla strada per il Tribunale. Dopo le proteste dei residenti contro l’hotel e alcuni suoi ospiti, in particolare stranieri, spunta ora una petizione nella quale si afferma che lì ci siano anche le “prostitute“. E la replica delle donne dell’Elvezia che lavorano o alloggiano nell’albergo, non si è fatta attendere, ma soprattutto ha preso la forma della querela che presto arriverà in procura.

Un passo indietro. Le tensioni contro l’Elvezia, albergo che da anni mette a disposizione alcune camere per l’accoglienza di extracomunitari o senza fissa dimora, sono riesplose qualche settimana fa dopo che un nigeriano aveva devastato l’ingresso dell’hotel spaccando la vetrata con un posacenere, aggredito il titolare Andrea Verde con due pietre, e tutto perchè non voleva andarsene e pretendeva da lui anche soldi e donne nigeriane. Il giovane era stato mandato all’Elvezia dalla Città della gioia, braccio operativo del Comune per il progetto “Un riparo prt tutti“. Ma l’aggressione era scattata quando il nigeriano era uscito dal percorso di accoglienza perché assegnato a una struttura di Senigallia. Era andato fino a Senigallia, ma poi era tornato all’hotel e seminato il panico, finendo in arresto. Un fatto che ha riacceso la rabbia dei vicini. Che aveva già pronta quella petizione. Nella quale si legge: “L’hotel viene utilizzato come centro di accoglienza di senza fissa dimora, persone ai domiciliari, con disagi sociali, prostitute e condannati per spaccio". Parlano di “luogo non sicuro, di aumenti di furti“ e chiedono al “Comune di far rispettare la destinazione d’uso dell’albergo“.

Ed ecco la risposta delle donne dell’hotel (assistite dall’avvocato Denis Marini): “Siamo un gruppo di donne che vive e lavora all’Elvezia, insieme ai nostri compagni, siamo lavoratrici e pernottiamo qui perchè è l’unico posto in cui abbiamo trovato un alloggio. Abbiamo appreso della petizione perchè una di noi è stata avvicinata da un passante che alludeva a prestazioni sessuali remunerate. Questa situazione ci crea un profondo malessere. Mai ci è capitato di essere offese così. Stiamo pensando di abbandonare la struttura, ma non prima di adire le vie legali“.