Riceci, la versione di Ricci. Il sindaco in commissione: "Operazione sbagliata. Nessuno mi informò"

"Ho chiesto spiegazioni solo dopo che è iniziata la protesta popolare"

Riceci, la versione di Ricci. Il sindaco in commissione: "Operazione sbagliata. Nessuno mi informò"

Riceci, la versione di Ricci. Il sindaco in commissione: "Operazione sbagliata. Nessuno mi informò"

Audizione del sindaco Matteo Ricci ieri davanti alla commissione parlamentare sulle Eco-mafie per la discarica di Riceci. Dalla bocca del primo cittadino esce una frase che fa il quadro della situazione e cioè che nel cda di Mms non ci sono persone competenti, ma messe lì per 11mila euro l’anno lordi e 30mila euro l’anno lordi per il presidente. Tradotto in volgare: persone normali che vanno a parlare con Enrico Fermi della fusione nucleare.

Dice Ricci: "Tiviroli è un bravissimo manager ed è anche un uomo di forte personalità per cui tutti si sono fidati. Anche se in questo caso – aggiunge poi in seconda battuta Ricci – l’amministratore delegato ha sbagliato clamorosamente". Alla domanda sul perché non ha rimosso il suo delegato e cioè il presidente di Mms Andrea Pierotti, Ricci ha aggiunto: "Ha agito in buona fede". Sugli oltre 3 milioni e sugli eventuali contenzioni che si apriranno con Rossini di Aurora, ha poi aggiunto ai parlamentari presenti: "Sulla eventuale richiesta di danni il problema lo ha creato la società e quindi deve essere la società a trovare una via d’uscita e una soluzione. I patti parasociali dicono che la gestione, benché la maggioranza delle quote sia pubblica, che a comandare sia il privato". E per quanto riguarda il ruolo di Hera che controlla Mms, Ricci ha dichiarato: "Dopo che sono venuto a conoscenza dei problemi attraverso i giornali ho incontrato anche il presidente di Hera Fabbri sollecitando l’apertura di una fase nuova". Nella sostanza ha spinto per la rimozione di Mauro Tiviroli, cosa non avvenuta. Per quello che riguarda la questione Aurora, il sindaco ha detto: "Non so chi sia il signor Aurora e nemmeno che faccia abbia". Aggiungendo: "Questa è una operazione sbagliata e che va chiusa ed io di questo progetto non sono mai stato informato. Ho chiesto spiegazioni solo dopo che la gente ha iniziato a protestare ed a formarsi i comitati".

Quindi il Ricci ha tirato in ballo il ruolo della Regione che non ha programmato il problema dello smaltimento dei rifiuti, affermando anche "che io non sono pregiudizialmrente contrario a qualsiasi soluzione compreso il termovalorizzatore e che sul tema dovrebbero lavorare assieme Marche e Umbria". Sul nodo smaltimento dei rifiuti speciali e sulle discariche: "L’accelerazione per mettere fine a Ca’Asprete è avvenuta nel 2017 quando si pensava, con le trattive in fase avanzata, che si potesse andare ad una gestione unica dei rifiuti a livello provinciale e quindi con il solo sito di Monteschiantello a Fano".

m.g.